A chi sostiene che si tratti di una operazione politica per evitare che prenda troppo campo l'area che fa capo al vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, Arianna Meloni replica tranquillizzante: "Ma no, è esattamente come ha detto il coordinatore nazionale Giovanni Donzelli. I conti ancora non li abbiamo perché stiamo ancora lavorando".
"La questione di Roma - spiega ancora Arianna Meloni nel suo colloquio con il quotidiano - era stata decisa subito nella segreteria nazionale del congresso e i dirigenti lo sapevano". La decisione "non l'abbiamo ufficializzata subito perché altrimenti i romani avrebbero fatto tutto all'ultimo e la mole di lavoro sarebbe stata enorme, come d'altronde è ugualmente. Roma aveva un tesseramento del 2022 molto importante (circa 13 mila adesioni, ndr) e quindi per non ingolfare il lavoro e anche per permettere di lavorare meglio si è subito deciso che si sarebbe prorogata Roma, ma si sarebbe annunciato all'ultimo. Semplice no?". E se ci fossero due candidati alla guida del partito romano, sarebbe un problema? "Nessuno. Ma giuro che ancora non ne abbiamo parlato, e comunque a Roma ci si può ancora tesserare"
Nessun commento:
Posta un commento