Li divide il menu, e basta. Uno mangia pesce (tartare di tonno) e l’altro no: carne, petto di pollo. Questione di gusti e dieta. Per il resto, il pranzo di Matteo Salvini e Massimiliano Fedriga è l’ennesima tappa di una pacificazione interna alla Lega. Un anno fa una roba del genere sarebbe stata quasi impensabile. Adesso no: simul stabunt, simul cadent. Nel melonismo imperante anche gli ex rivali interni hanno capito che se crolla "il Matteo" finisce male anche per loro. E dunque cin cin, si brinda alla svolta governista di Salvini.
Ora, tutto sembra cambiato nelle dinamiche interne: sicché il leader del Carroccio e vicepremier oggi si è incontrato con il governatore del Friuli Venezia Giulia. Non si vedevano da un mesetto. Appuntamento allo stabilimento Sunset beach di Cervia, a discreta distanza di sicurezza dal Papeete da dove il ministro delle Infrastrutture si tiene sempre di più alla larga. Era un’altra stagione politica, quella dell’azzardo finito, come si sa, a schifio a colpi di mojito.
Altra fase. Adesso “l’ingegner Matteo” ci ha preso gusto con i cantieri e le grandi e piccole opere da sbloccare: vuole girare l’Italia per illustrare il lavoro svolto dal suo dicastero.
Sarà questa la mossa anti Meloni in vista delle Europee: a lei le polemiche e le grane di Palazzo Chigi, a lui i tagli dei nastri e i cronoprogrammi. "La svolta governista di Matteo mi piace", dice Fedriga agli amici, come scrive il collega Simone Canettieri su Il Foglio. Articolo che potete leggere integralmente cliccando qui
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