“La censura posta in essere dal Comune di Roma che ha disposto la rimozione dei manifesti di Pro vita e famiglia contro l'utero in affitto è gravissima. Si tratta di manifesti che avevano tra l'altro come obiettivo quello di informare su una raccolta firme a sostegno di una proposta di legge attualmente all'esame del Parlamento. A essere ‘violenta e lesiva del rispetto delle libertà e dei diritti delle persone' non è la campagna di Pro vita ma chi lucra sul corpo della donna usandola come merce. Violento è chi lede la dignità e i diritti di donne e bambini”.
Lo afferma Carolina Varchi, deputato di Fratelli d'Italia primo firmatario della Proposta di Legge contro la maternità surrogata.
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