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lunedì 15 maggio 2023

Trieste ricorda Almerigo Grliz nel trentasettesimo anniversario della morte. L' iniziativa di Nessuno Resti Indietro




IL 19 maggio 1987, in Mozambico cade colpito mentre riprende un conflitto a fuoco tra gli anticomunisti della Renamo e le truppe governative, Almerigo Grilz, reporter di guerra. Alla televisione i telegiornali quel giorno sono trasmessi in forma ridotta per uno sciopero dei giornalisti, all'apertura del Tg1, Paolo Frajese dà la notizia della sua morte, era il primo giornalista italiano a morire su un campo di battaglia dalla fine della seconda guerra mondiale, in una delle tante "guerre dimenticate" dai media dell'epoca. Per anni anche la figura di Almerigo Grilz è stata "dimenticata", era morto un giornalista, ma quel giornalista era anche stato un militante politico di rilievo, era stato il capo storico del Fronte della Gioventù di Trieste. Se ne ricordavano nella maggior parte dei casi solo per le consuete discriminazioni in nome dell'antifascismo, nonostante la qualità del suo lavoro l'avesse portato ad essere conosciuto in tutto il mondo. Certo, c'era anche chi non lo dimenticava, e non l'ha mai fatto: la sua comunità politica, ed anche tanti suoi colleghi di lavoro liberi da certi stupidi pregiudizi, finché nel 2002, a Trieste gli venne intitolata una via della sua città.
 Venerdì 19 maggio a 36 anni di distanza dalla sua morte in Mozambico Almerigo Grilz sarà ricordato a Trieste, dall'associazione Nessuno Resti Indietro. Militante politico, dirigente nazionale e capo del Fronte della Gioventù di Trieste, consigliere comunale e giornalista di guerra, sarà il primo reporter caduto dopo la seconda guerra mondiale. A differenza di certi suoi colleghi che scrivevano dall'hotel, Almerigo Grilz i suoi articoli ed i suoi servizi li confezionava sul campo, e così sarà raggiunto alla testa da un proiettile nel corso di uno scontro tra i ribelli della Renamo e le milizie governative marxiste, mentre riprendeva con la sua cinepresa. Ogni anno il 19 maggio sotto quella che era la vecchia sede del Fronte di via Paduina si ritrova un intero ambiente, dai vecchi militanti ai più giovani delle organizzazioni di oggi, diverse generazioni unite nel ricordo di Almerigo Grilz. Un militante politico ed un giornalista vero, a differenza della stragrande maggioranza dei giornalisti odierni che non si fanno scrupolo di contrabbandare fake news come realtà, e quando vengono sorpresi " col sorcio in bocca " non hanno nemmeno la decenza di scusarsi, come è accaduto in più di un'occasione con l'attuale conflitto in corso in Ucraina, e si parla delle principali emittenti televisive italiane, del resto nel mondo di oggi volendo grazie ad internet si potrebbe direttamente scrivere articoli senza nemmeno essere sul posto, per non parlare di certi "giornalisti"-militanti, con tanto di scorta al seguito sempre impegnati a vedere il pericolo neofascista dappertutto, d'altronde certe nullità devono pur inventarsi qualcosa per campare. Dà da pensare, come, un affermato giornalista conosciuto a livello mondiale com'era discriminato all'epoca in Italia per la sua attività politica mai rinnegata, viene ancora discriminato oggi, proprio nella sua città, dalla cosiddetta "stampa che conta", ad ogni modo come ogni anno c'è chi mantiene vivo il suo ricordo. Sulla sua figura sono stati scritti libri e numerosi articoli, organizzati convegni, mostre fotografiche, la cerimonia in occasione del trentennale della scomparsa presso il consiglio comunale triestino, ed anche questo 19 maggio, alle ore 19, ci sarà chi lo ricorda a Trieste, in via Paduina, sotto quella che è stata la sede storica del suo Fronte della Gioventù.

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