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giovedì 4 maggio 2023

Pescara: tesserino sovranista invece dei documenti interviene la Digos



"Noi è, io sono" è un'organizzazione con circa 10mila adepti riuniti da un principio: il rifiuto di ogni autorità statale e nazione (leggi e tasse comprese). A questa organizzazione fa parte un uomo sotto processo a Pescara, imputato del furto di energia elettrica.
Secondo la principale agenzia giornalistica italiana, l'Ansa gli aderenti a questa associazione che rifiuta ogni autorità statale e ogni nazione sarebbe addirittura sovranisti, facendo finta di non sapere che cosa è il sovranismo, posizione politica che propugna la difesa e/o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in contrapposizione alle dinamiche della globalizzazione e alle politiche sovrannazionali di concertazione e la loro tessera associativa scambiata per una tessera di un movimento sovranista.









E
rano in 40 arrivati in tribunale a Pescara per dare manforte ad un uomo sotto processo, imputato del reato di furto di energia elettrica. La Digos intervenuta subito ha constatato che le persone erano al movimento "No! E io sono la nazione", di stampo sovranista, al quale aderisce anche l'imputato del reato di furto di energia elettrica il cui processo si è concluso con l'archiviazione per difetto di procedibilità. Il folto gruppo è stato sottoposto all'identificazione ma a quel punto le persone hanno mostrato, ognuna, un tesserino plastificato con il logo del citato movimento, la foto e le generalità. Alla richiesta di esibire un valido documento d'identificazione, la maggior parte dei componenti del gruppo si è rifiutato riferendo di non riconoscere l'autorità dello stato italiano. Pertanto, una trentina di loro sono stati accompagnati in Questura e dai Carabinieri di Pescara per gli accertamenti finalizzati alla loro corretta identificazione, resa difficile dal disconoscimento degli appartenenti al movimento delle leggi e delle procedure codificate e vigenti nel nostro paese per l'identificazione. Alcuni di loro sono stati sottoposti ai rilievi fotodattiloscopici. Dai primi accertamenti è emerso che due persone facenti parte del gruppo hanno declinato false generalità. Al vaglio delle forze dell'ordine ci sono approfondimenti su altri eventuali reati commessi dal gruppo nell'aula, fuori dall'aula del tribunale e negli uffici di polizia durante le procedure di identificazione.
Fonte Ansa

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