"Noi è, io sono" è un'organizzazione con circa 10mila adepti riuniti da un principio: il rifiuto di ogni autorità statale e nazione (leggi e tasse comprese). A questa organizzazione fa parte un uomo sotto processo a Pescara, imputato del furto di energia elettrica.Secondo la principale agenzia giornalistica italiana, l'Ansa gli aderenti a questa associazione che rifiuta ogni autorità statale e ogni nazione sarebbe addirittura sovranisti, facendo finta di non sapere che cosa è il sovranismo, posizione politica che propugna la difesa e/o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in contrapposizione alle dinamiche della globalizzazione e alle politiche sovrannazionali di concertazione e la loro tessera associativa scambiata per una tessera di un movimento sovranista.
Erano in 40 arrivati in tribunale a Pescara per dare manforte ad un uomo sotto processo, imputato del reato di furto di energia elettrica. La Digos intervenuta subito ha constatato che le persone erano al movimento "No! E io sono la nazione", di stampo sovranista, al quale aderisce anche l'imputato del reato di furto di energia elettrica il cui processo si è concluso con l'archiviazione per difetto di procedibilità . Il folto gruppo è stato sottoposto all'identificazione ma a quel punto le persone hanno mostrato, ognuna, un tesserino plastificato con il logo del citato movimento, la foto e le generalità . Alla richiesta di esibire un valido documento d'identificazione, la maggior parte dei componenti del gruppo si è rifiutato riferendo di non riconoscere l'autorità dello stato italiano. Pertanto, una trentina di loro sono stati accompagnati in Questura e dai Carabinieri di Pescara per gli accertamenti finalizzati alla loro corretta identificazione, resa difficile dal disconoscimento degli appartenenti al movimento delle leggi e delle procedure codificate e vigenti nel nostro paese per l'identificazione. Alcuni di loro sono stati sottoposti ai rilievi fotodattiloscopici. Dai primi accertamenti è emerso che due persone facenti parte del gruppo hanno declinato false generalità . Al vaglio delle forze dell'ordine ci sono approfondimenti su altri eventuali reati commessi dal gruppo nell'aula, fuori dall'aula del tribunale e negli uffici di polizia durante le procedure di identificazione.Fonte Ansa
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