Di Igor Colombo
Negli anni settanta in Francia gli ambientalisti formati in determinati circoli radical-chic, pensando ad una alternativa per contrastare e correggere il cambiamento climatico diedero avvio alla narrazione terroristica del riscaldamento globale coniando il termine di dittatura ecologica che oggi si sente e si legge sempre più in determinati ambienti recalcitranti a tale imposizione.
Le multinazionali tipo la Monsanto, con l'appoggio politico di determinati enti sovranazionali, ci vogliono imporre, con la scusa della sicurezza alimentare, altro settore strettamente collegato e connesso, prodotti geneticamente modificati, carni sintetiche e farine di insetti.
Lo scenario presentato è quello di una umanità alle prese con problemi ambientali dove anche le flatulenze di alcuni animali, sono dannose per l'uomo e l'ambiente.
E' in atto attraverso la dittatura ecologia, un rovesciamento dell'organizzazione sociale del mondo per come da secoli lo abbiamo studiato e conosciuto, soprattutto nelle sue peculiarità naturali, della sua fauna e flora e di tutto ciò che li circonda.
E' regola del mercato adattarsi a scelte dittatoriali, ma non è regola della natura farlo. Esistono leggi superiori, anche scientifiche ed immutabili, che non consentono tali follie.
Il male è che oggi ci sono scienziati al servizio di multinazionali biotech che stanno preparando piante ed alimenti geneticamente modificati capaci di penetrare attraverso l'azione della politica, nei nostri spazi e sulle nostre tavole.
Dobbiamo evitare di concedere spazio e potere a questi scienziati prezzolati che non fanno il bene per noi, al contrario , rafforzano l'organizzazione mondiale del nuovo ordine costituito. Ricordando il principio ecologico che non mette mai in discussione il progresso dell'umanità e della salute dei cittadini, anzi lo aiuta nella crescita.
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