di Luigi Mercogliano
Lo scrittore Massimiliano Parente svela una notizia clamorosa e cioè che Francesco Borgonovo sarebbe gay. E allora? Premesso che dell'orientamento sessuale del vicedirettore de La Verità non frega nulla a nessuno, sembra abbastanza singolare che sia stata rivelata in questo modo una informazione che appartiene esclusivamente alla sfera personale di un individuo, se non si vuole leggere questa rlnotiziona nell'ottica di un patetico attacco al giornalista e all'uomo per le sue idee. Ricordo quando fui oggetto io di un attacco squallido e violento da parte di un giornalista napoletano, tale Pietro Treccagnoli, che dalle pagine del primo quotidiano di Napoli, Il Mattino, in piena campagna elettorale mi fece oggetto di body shaming sostenendo che sembravo "l'asino in mezzo ai suoni" e che avrei fatto bene "a fare una dieta". Alle scuse di Giovanni Santorelli e Alessandro Barbano, all'epoca dei fatti (2016) rispettivamente capo del personale e direttore responsabile de Il Mattino, non fecero poi seguito quelle del collega. Chissà se dopo le polemiche di queste ore Parente avrà chiesto scusa a Borgonovo o riterrà di farlo. A me le scuse di Treccagnoli non interessano più, oramai. D'altronde, ognuno si distingue per stile e signorilità anche quando sbaglia trovando il coraggio di chiedere scusa. L'intellighenzia di sinistra, però, non eccele certo in queste virtù. La mia solidarietà al collega vicedirettore de La Verità Francesco Borgonovo.
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