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sabato 1 aprile 2023

Basta parole straniere nella pubblica amministrazione. La proposta di legge presentata da Rampelli





Una sanzione amministrativa consistente nel pagamento di una somma da 5.000 euro a 100.000 euro".
E' quanto rischierà, secondo una proposta di legge presentata a Montecitorio da Fabio Rampelli,  vice presidente della Camera dei Deputati ed esponente di Fratelli d'Italia con la firma di una ventina di deputati del suo partito, chi continuerà a macchiarsi di 'forestierismo' linguistico, ovvero ad utilizzare termini non della lingua italiana innanzitutto nella pubblica amministrazione.
Il vicepresidente della Camera da tempo porta avanti la battaglia contro l'utilizzo di termini stranieri. Fdi ha anche presentato a novembre un ddl a palazzo Madama (firmatario il senatore Menia) per costituzionalizzare l'italiano come la lingua ufficiale della Repubblica. Lo stesso Rampelli aveva annunciat
o qualche mese fa l'intenzione di affiancare alla proposta di legge costituzionale una ordinaria che per obbligare tutte le amministrazioni partecipate dallo Stato a utilizzare l'italiano. Anche nelle scorse legislature l'esponente di Fratelli d'Italia aveva presentato dei testi per salvaguardare la lingua italiana e istituire un Consiglio superiore contro l'abuso di lingue straniere.

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