Lo ha affermato Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna ed esponente di spicco del Pd precisando: "è abbastanza clamoroso che il presidente del Senato, quasi ogni settimana apra polemiche con dichiarazioni sconcertanti, ma che bisogno aveva di dire quelle cose uno che, peraltro, si vanta di avere una collezione di cimeli fascisti, di un regime assassino che ha insanguinato il nostro Paese, ha fatto migliaia di vittime, di persone messe in carcere perché avevano idee diverse ed è diventato protagonista di un'alleanza con il nazismo e con Hitler?"
"Io, precisa Bonaccini, il 25 aprile sarò a Bologna in piazza. Interverrò a una giornata che dovrebbe accomunare tutti gli italiani, perché tutti dovremmo dirci antifascisti, e il pomeriggio sarò a casa Cervi dove venne sterminata un intera famiglia di sette fratelli. Noi abbiamo il dovere di dirci antifascisti perché questo Paese ha pagato un tributo troppo alto ed è grazie a migliaia di ragazze e ragazzi che diedero la loro vita che noi oggi possiamo fare queste polemiche, perché per fortuna siamo in democrazia".
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