Lo dice nell'Aula della Camera Federico Mollicone (Fdi), presidente della commissione Cultura di Montecitorio in dichiarazione di voto sulle disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d'autore mediante le reti di comunicazione elettronica. "Questa legge la scriviamo per le sale cinematografiche. Per i produttori. Per gli autori. Per l'editoria. Per l'industria creativa. Per le società sportive. Per chi fa musica. Per l'economia italiana della cultura.
Dobbiamo lavorare, conclude l'esponente di Fratelli d'Italia per difendere e tutelare il diritto dei creativi: il diritto alla proprietà intellettuale non comprime anzi dilata il perimetro dell'industri creativa. Solo così il digitale può concorrere alla creazione di una società non sbilanciata e schiacciata
dalle grandi piattaforme. Questa è la sintesi che la politica può fare rispetto all'arena digitale, questo nuovo "mare aperto" in cui va trovato un nuovo Nomos"
dalle grandi piattaforme. Questa è la sintesi che la politica può fare rispetto all'arena digitale, questo nuovo "mare aperto" in cui va trovato un nuovo Nomos"
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