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lunedì 27 marzo 2023

Comune di Napoli, i dubbi di Mercogliano: esiste ancora l'opposizione a Manfredi?

 








Gigi Mercogliano 

 Ma l'opposizione in consiglio comunale a Napoli esiste ancora? È passato un anno e mezzo dal voto e possiamo affermare senza ombra di dubbio che il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi governa indisturbato sul Comune e sulla Città Metropolitana. Quando la Destra in città era rappresentata da una autentica espressione di eletti nelle liste di Alleanza Nazionale e Forza Italia e il centro cattolico esistevano realmente come forze politiche in Campania e a Napoli, l'opposizione si percepiva e come. A parte l'azione di contrasto reale fatta di consigli comunali fiume che duravano anche giorno e notte tenendo la maggioranza incollata alla sedia, quando non si riusciva a costringere sindaco e giunta a ore di consiglio l'opposizione, guidata dal gruppo di AN, era capace di portare in piazza bandiere e militanti in corteo per il centro e sotto Sangiacomo per incalzare sindaco giunta e consiglio comunale sulle tematiche importanti. Questi evanescenti rappresentanti eletti nelle fila dei partiti apparentemente definibili di "opposizione" o di "centrodestra" mi sapete dire in un anno di consiglio comunale cosa hanno fatto? Qualcuno diceva che con l'elezione dei primi deputati cittadini di Fratelli d'Italia e Lega si sarebbe percepito il cambiamento. Voi l'avete percepito? Voi la sentite la voce di questi parlamentari che "tuonano" contro la maggioranza, come tuonavano contro le giunte di sinistra quotidianamente i vari Parlato Manna Abbatangelo e tanti altri, presentando in contrasto ai vari Valenzi Polese Lezzi D'Amato Tagliamonte e Bassolino anche una lunga sequela di interpellanze parlamentari che sostanziavano l'azione complessiva di una opposizione seria che dalle aule delle circoscrizioni, passando per quelle del consiglio comunale e del parlamento nazionale, dava a sé stessa e alla città il senso e la dimensione della propria azione politica di contrasto e controllo? Non faccio nomi per una questione di stile. Qualcuno potrebbe anche dirmi che scrivo in questo modo perché, avendo concorso anche io come consigliere nel 2021, non sono stato eletto. È vero, pur avendo ricevuto un discreto consenso personale frutto solo ed esclusivamente del voto di amici sinceri e leali, non sono stato eletto. Ma non è il risentimento che mi spinge a fare un'analisi così. Se scrivo questo è perchè sono rammaricato per il fatto che la totale inettitudine del centro destra campano e napoletano ha di fatto privato la città di una parte importantissima della dinamica politica comunale e metropolitana che è l'opposizione. Non si rammarichino, quindi, gli amici eletti se dico che in un anno e mezzo sono stati bravissimi a togliere il benché minimo entusiasmo - quel poco che ci era rimasto - attorno alla politica in città. Meglio di loro soltanto i parlamentari eletti che, non me ne vogliano, sono lì a rappresentare sé stessi, non la città. Si vergognino. Si, debbono provare tutti vergogna, una profonda vergogna. La Destra napoletana, con la sua storia di militanza e passione, non meritava una fine così ingloriosa. E con essa non la meritava Napoli. Non la meritavano i napoletani.

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