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martedì 22 novembre 2022

Reddito di cittadinanza, la testimonianza di due italiani a cui il governo Meloni ha deciso di fare la guerra

 


Sono davvero tanti gli italiani percettori del reddito di cittadinanza, misura nata per contrastare la povertà  e che ha garantito la 'pace sociale' durante il periodo del Covid. Ora, salvo sorprese il reddito di cittadinanza sarà  abrogato dal 1 gennaio 2024. Riformato e sostituito da una nuova misura, simile al Reddito di sussistenza per i poveri, da affidare all'Inps bensi'ai comuni (che piangono tutti miseria) come immaginato da Fratelli d'Italia in camoagna elettorale. Il 2023 sarà  un anno transitorio in cui il Reddito di cittadinanza non scompare ma sarà  ridotto dai 18 mesi rinnovabili a 7/ 8 mensilità.  Ridotto ai solo 600 mila circa occupabili, uomini e donne dai 18 ai 59 anni e che non hanno nel loro nucleo disabili, minori, persone a carico over 60. Per i poveri che non possono lavorare nulla, con un risparmio quantificato in 734 miliomi di euro nel 2023.

Alcuni percettori del reddito di cittadinanza, nostri lettori, che hanno votato per lo piu' Fratelli d'Italia o Lega ci hanno inviato alcune testimonianze che pubblicheremo volentieri. 

Mi chiamo Michele, sono di Livorno, sono un elettore di Fratelli d'Italia  ho 48 anni, nel 2020 dopo oltre 20 anni ho chiuso la mia attivita', causa Covid. Non mi e' rimasto  nulla. Ho iniziato a mandare curriculum, fatto diversi corsi di formazione ma quando superi  i 45 anni sei considerato poco piu' di un rottame. Grazie al Rdc ho potuto sopravvivere un anno, nel corso del quale ho continuato a mandare curriculum, fare colloqui, ricevendo offerte indecenti, inferiori di gran lunga al Rdc.  I politici che non vivono nel linero mercato non possono comprendere come funziona ilmercato del lavoro anche in una regione ricca come la Toscana.


Mi chiamo Francesca, sono napoletana dai tempi della Mussolini sindaco ho votato a destra, Msi, Alleanza Nazionale e Fratelli d'Italia , ho 53 anni e percepisco il reddito. Lavoravo in un ristorante che ha chiuso i battenti durante la prima pandemia. Ho fatto centinaia di colloqui di lavoro, ma nessuno mi ha richiamato, molti mi hanni detto le faremo sapere. I lavori che trovo sono, a tempo pieno, ma con stipendio  da 400 500 euro al mese. Come si vive? Per lavorare molti chiedono di essere automunita ma chi paga  benzina, assicurazione, bollo? Con 500 euro riesco a mangiare e pagare qualche bolletta. Il governo fa credere che i percettori del reddito hanno vinto la lotteria. Cosi non e'. Trovassero loro un'azienda che assuma una donna di 53 anni, disposta anche a trasferirsi per lavorare.


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