Brescia, Fratelli d'Italia inaugura un circolo intitolato a Pino Rauti. Insorge la sinistra

Fratelli d'Italia ha inaugurato, nei giorni scorsi, a Brescia, un circolo intitolato a Pino Rauti, storico esponente del Movimento Sociale Italiano, formazione politica di cui è stato anche segretario nazionale. Una iniziativa fortemente voluta da Gioventù Nazionale, organizzazione giovanile del partiti e da tanti che credono nei valori della destra tradizionale.
Una scelta, precisa la nota del partito guidato da Giorgia Meloni, quella di intitolare il circolo a Rauti, fatta "per riaffermare con forza la continuità ideale della nostra comunità politica. Il pensiero di Rauti, infatti, fra ecologismo, visione spirituale della vita, attivismo sociale, e grande dinamismo in campo culturale, può e deve essere riaffermato oggi di fronte alla crisi antropologica dell'occidente".Un passaggio che non poteva non suscitare aspre polemiche. 

Rauti, storico segretario Msi, fu tra coloro che vennero processati per la strage di piazza Loggia, poi assolto in via definitiva.
A guidare il nutrito numero di polemici è Alfredo Bazoli, senatore del Partito Democratico, figlio di Giulietta Banzi Bozoli, una delle vittime della bomba del 28 maggio 1974 che dichiara: " Descritto come un ecologista, grandi valori ideali, uomo di cultura.

Nessun cenno al fatto che fu il fondatore di Ordine Nuovo, un centro studi da cui originò un movimento politico di estrema destra che fu sciolto da Taviani nel 1973, in quanto organizzazione che minacciava la Repubblica. Nessun cenno al fatto che entrò, più o meno di sguincio, in quasi tutte le inchieste sulle stragi fasciste e sugli atti eversivi di estrema destra. Nessun rispetto per la sensibilità della nostra città, duramente colpita dall'eversione nera. Vergogna, Fratelli d'Italia bresciani, vergogna".

Mentre Sinistra Italia, per voce di Mattia Datteri, coordinatore cittadino, definisce l'inaugurazione di un circolo a Pino Rauti, uno sfregio, in una città come Brescia ferita dalla strage fascista. Fratelli d'Italia ribadisce cosi i suoi riferimenti neofascisti e la sua natura radicata nel Movimento Sociale Italia.

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