di Luigi Mercogliano
Da oggi e fino a mercoledì si riuniranno a Roma i gruppi parlamentari delle forze politiche che hanno eletto parlamentari il 25 settembre scorso. Quindi, giovedì mattina con la convocazione della Camera dei Deputati inizierà ufficialmente la XIX Legislatura della Repubblica italiana. Come scrissi ad agosto, stavolta ho scelto di non accettare di correre per le elezioni del 25 settembre perché stufo di questa politica lontana dai cittadini e dai veri problemi della gente. Con onestà dico che comunque non sarei stato eletto, anche se candidato capolista come mi era stato proposto, perché le liste di alternativa al sistema non hanno comunque superato lo sbarramento del 3%. Sono in ogni caso fiero di non fare parte di questo ridicolo parlamento di nominati che, a parte pubblicare le nomine pervenute via pec dagli uffici elettorali e farsi selfie con sorrisi smaglianti e abiti tirati a lucido per l'occasione, non potranno fare nulla di concreto e di veramente tangibile per il Paese e in particolare per il territorio dove sono stati eletti, spesso neanche corrispondente a quello dove sono nati o dove vivono perché catapultati nella maggior parte dei casi come capolista di listini bloccati al solo fine di determinarne l'elezione appunto per nomina alla Camera o al Senato. Io mi vergognerei un po', fossi in loro. Ma quando ti trovi dinanzi a gente che, probabilmente versando somme di danaro tramite congiunti o affini nelle casse del partito o di sue fondazioni satelliti, oppure ti ritrovi in presenza di fantocci proposti al partito in rappresentanza delle tante caste professionali e lobbistiche che imperversano trasversalmente da Nord a Sud in Italia, non ti devi meravigliare se il fortunato di turno sia felice e sorridente negli attimi immediatamente precedenti al suo ingresso nel palazzo, dove peraltro sa già che non farà nulla o quasi nulla per cinque anni e percepirà per questo una lauta mensilità . Alla faccia, ovviamente, di chi tira a campare e fatica col sudore della fronte per far sopravvivere la propria famiglia con dignità e onestà . Ovviamente, non voglio fare di tutta l'erba un fascio: qualcuno che sia degno di rivestire il ruolo di deputato o senatore tra i 600 nominati del 25 settembre ci sarà pure. Ma questi lodevoli politici si contano veramente sulle dita di una mano. Ciò detto, non mi aspetto nulla di buono da questa legislatura. A dirla tutta, in verità auspico una caduta rovinosa di Meloni e del centrodestra e che si ritorni alle urne al massimo entro un anno. Perché temo che questi cialtroni faranno peggio di chi, sempre nominato, li ha preceduti. Sempre che, mentre loro si fanno i selfie e giocano a fare i fighetti a Montecitorio o a Palazzo Madama, non succeda qualcosa di brutto a livello mondiale che elimini il problema alla radice.
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