Anche a destra qualcuno si muove per scendere in piazza per porre fine al conflitto Russia Ucraina. Dentro Forza Italia, al momento isolata, Rita della Chiesa si è detta pronta a manifestare. In Fratelli d'Italia e Lega al momento nessuno esce allo scoperto. Fuori dal palazzo il più attivo è Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, già leader della destra sociale in An prima e nel Popolo della Libertà poi, portavoce del comitato Fermare la guerra, nato da un convegno organizzato a Roma a cui hanno partecipato, tra gli altri, lo storico Franco Cardini e Francesco Borgonovo vice direttore de La Verità .
"Siamo pronti, afferma Alemanno, ad aderire a manifestazioni che non abbiamo bandiere e simboli di partito e che non siano strumentalizzate in chiave antigovernativa."
"Sull'invio delle armi all'Ucraina, posizione sostenuta anche da Fratelli d'Italia, Alemanno ricorda come la maggioranza degli italiani sia contraria alla cobelligeranza e all'invio di armi. Una scelta che e' costata la neutralità nel conflitto, che sarebbe stata più utile, meravigliandosi come in parallelo con l'invio delle armi non sia stata messa in campo da nessuno un'azione politica e diplomatica per arrivare a una soluzione del conflitto o almeno ad un cessate il fuoco. Noi, precisa Alemanno, siamo per una neutralità attiva, sospendere l'invio delle armi per arrivare a un congelamento del conflitto, unica premessa per intavolare una trattativa diplomatica tra Russia e Ucraina. In secondo luogo, va rivisto l'intero sistema delle sanzioni che, piu' che la Russia sta colpendo noi."
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