Lo ha affermato Gianluca Pini, ex deputato della Lega Nord, commentando l'appuntamento di domenica nel "sacro prato" di Pontida precisando: dei raduni con Umberto Bossi, Roberto Maroni e del primo Salvini, che sembrava più secessionista di Bossi nel 1996 ho ricordi splendidi. C'era un cuore, un'idea, una identità. Cosa che adesso si è persa abdicando questi valori per semplici questioni di cadreghe, di posti, di potere per il poter.
Diciamo, conclude Pini, che questo sarà, vista la concomitanza elettorale, il canto del cigno di Salvini davanti ad una platea che si preannuncia molto ridotta.
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