di Luca Alberto Il Foglio
Il curriculum dei precedenti non è esaurito, però. Perché anche nel 2021, agli sgoccioli del Conte bis, Salvini intervenne in Parlamento per dissuadere i senatori a vita dal votare la fiducia all'Avvocato del popolo. Ricordando le parole di Grillo su di loro ("Non muoiono mai o muoiono troppo tardi") disse rivolgendosi ai nominati dal capo dello stato. "Che coraggio che avete!". In pratica sbeffeggiandoli.
Nel post voto si è tornati a parlare di riforme costituzionali, che dovrebbero prevedere una svolta presidenziale per le istituzioni italiane. Coerentemente con quell'impostazione Salvini, che fa parte della coalizione vincitrice, potrebbe adesso passare dalle parole ai fatti. E chiedere che una figura secondo lui superata dalla storia venga finalmente archiviata dalla prammatica costituzionale. Non sappiamo se nel suo proporre Bossi senatore a vita insomma ci sia la volontà di piazzarlo in un posto che secondo lui vale meno di zero. O se nel frattempo si sia ravveduto tanto da voler ricompensare il suo padrino politico con una carica che adesso gli appare come d'un prestigio senza eguali.
Nessun commento:
Posta un commento