Il centrosinistra, dopo le varie gaffe -piuttosto serie- iniziali da parte dei giovani candidati voluti fortemente dal segretario Enrico Letta, ha sostanzialmente incentrato la propria campagna elettorale sul bivio : “NOI (progressisti, ndr) siamo una garanzia per Bruxelles e gli investitori internazionali e LORO (il mondo conservatore della destra) sono i sovversivi che vogliono isolare e indebitare l’Italia, rispetto alle altre nazioni europee.” Chi scrive è un under 30 che segue costantemente e senza sosta la politica italiana e non dal lontano 2007, ebbene un modus operandi così infantile e privo di contenuti rappresenta un unicum che sancisce di fatto “la rottamazione definitiva” del segretario “occhi di tigre” del PD che di fatto fin dal suo insediamento al Nazareno, non è mai riuscito a convincere i suoi figuriamoci i tiepidi e gli indecisi. Politicamente Letta farà la fine del bus suo elettrico, fermo ai margini della strada perché -solo adesso scopre- non ci sono punti di ricarica a sufficienza e in maniera uniforme per tutta la penisola. Il 26 settembre per l’ex premier inizierà la notte dai lunghi coltelli; fossi in lui prenoterei immediatamente un biglietto aereo di sola andata per Parigi. Fratoianni e company di Sinistra Italiana Verdi portano avanti la loro storytelling basata sulla lotta di classe, l’opposizione alle nuove infrastrutture pubbliche per non inquinare e la dicotomia padrone/proletario, dimenticando però che al giorno d’oggi per varie ragioni non ci sono più ne i grandi industriali italiani ne i proletari di una volta perchè il calo demografico è allarmante. +Europa cerca di sfruttare al massimo la figura di Emma Bonino e delle sue strampalate battaglie come: la legalizzazione della cannabis, matrimoni egualitari per sodomiti, aborto e eutanasia garantiti per tutti; per loro questi sono diritti di primo piano e assoluta urgenza. Luigi Di Maio con il partitino con a simbolo l’ape Maia –Impegno Civico– tenta di rifarsi una nuova vita politica maledicendo e rinnegando tutto ciò che egli stesso affermava fino allo scorso anno, quando era ancora un grillino della prima ora.
Voto: 4-.*
Il centrodestra appare più compatto e solido, ragion per cui ha svolto una campagna elettorale con poche sbavature tralasciando la questione fisco e flat tax, dove quotidianamente ogni compagine politica dispensa numeri sulle aliquote fiscali, magari sono messaggi subliminali per incentivare e rilanciare il vetusto gioco del Lotto, battute a parte Berlusconi nonostante l’età si riconferma come eccelso comunicatore. Salvini è cosciente che a questo giro elettorale la Lega difficilmente sarà primo partito della coalizione, quindi ha optato per una campagna elettorale concreta senza dimenticare l’esaltazione dei nostri valori e delle nostre tradizioni a dimostrazione dello slogan scelto: CREDO. Giorgia Meloni è invece consapevole di avere gli occhi puntati della stampa amica e nemica, in virtù del fatto che da diversi mesi il partito da lei fondato e guidato, Fratelli d’Italia è primo assoluto nei sondaggi. A testimonianza di ciò è lo slogan scelto: PRONTI. Da sottolineare che il volersi a tutti i costi accreditare mediaticamente, con video autoprodotti in lingua inglese, francese e spagnola, a mondi totalmente distanti e da sempre combattuti in ambito politico da FdI, ossia alle varie elitè sovranazionali risulta una pecca che ha fatto storcere il naso a personalità politiche di rilievo della destra italiana come Gianni Alemanno (ex sindaco di Roma e delfino di Pino Rauti) che sosterrà il progetto politico -interessante- ItalExit di Gianluigi Paragone, mentre Francesco Storace (ex governatore del Lazio e storico esponente di AN) sosterrà la Lega di Salvini. Infatti molti ex missini di destra sociale non hanno affatto gradito l’eccessivo filoatlantismo da parte di Giorgia Meloni sulla questione Ucraina e non.
Voto: 6+.*
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