"Prima avete dovuto digerire che a comandare fosse Salerno. Poi, siete passati sopra alle imposizioni di candidati alle regionali estranei al vostro mondo. Quindi, avete sperato nelle comunali. Ma sia nella trattativa con il candidato sindaco per le presidenze di Municipalità, sia nella ridicola e a dir poco farsesca consegna delle liste, tutte saltate per dichiarata incapacità dei presentatori, si sono poi infrante le vostre speranze. Tutte. Poi, però, avete visto i sondaggi e vi siete ringalluzziti. Ma subito è arrivato l'ordine di scuderia che vi imponeva di cancellare tutti i post pro Putin perché il partito si doveva atlantizzare per piacere a Washington e Bruxelles. Allora, come ultima spiaggia per non ripudiare il concetto stesso di "fratellanza" alla base proprio del nome del vostro partito, più moderno rispetto alla scomodo e antiquato concetto di "cameratismo" ormai ripudiato per opportunità (o paraculaggine, scegliete voi), avete sperato e creduto nel merito. E vi hanno dato come capilista Pera Rotondi e i responalsabili della bocciatura di tutte le vostre liste in città".
Lo afferma Luigi Mercogliano, storico esponente della destra partenopea, candidato a sindaco di Napoli nel 2016 con il Popolo della Famiglia, candidato alle politiche del 2018 con Fratelli d'Italia, leader campano dei Pro life in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook precisando:"insomma, nessun onore al merito e sonora e cocente bocciatura di storia militanza e di chi ha i voti sui territori. Ma allora, fratelli o camerati fate un po' voi d'Italia e di Napoli, mi dite che senso ha in Campania dannarsi l'anima per un partito che manda avanti i 'figli di" e tutti quelli che con la nostra storia non hanno e non avranno mai nulla a che fare né vogliono avercene?
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