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sabato 16 luglio 2022

I consigli di Fratus alla Meloni: restare all'opposizione per costruire un nuovo centrodestra

 

di Fabrizio Fratus

E alla fine, esausto, Draghi ha dato le dimissione anche avendo una maggioranza… ma Mattarella le ha respinte e mercoledì prossimo si capirà se in Italia ci sarà un governo Draghi con il Movimento 5 Stelle, un nuovo governa senza o nessun governo ed elezioni. Ma prendiamo in considerazione che il governo rimanga, non interessa come. Un fatto sarebbe certo: il centro destra non esisterebbe definitivamente più. Fratelli D’ Italia dovrebbe prendere in considerazione di sviluppare un progetto a lungo termine visto che i suoi alleati continuerebbero a governare con il Partito Democratico, con la sinistra che senza mai vincere continua a governare con accordi e a imporre leggi e nominati che fanno male al paese. Ragioniamo a lungo termine: sappiamo che la Lega è in forte difficoltà, Salvini è sempre più solo, anche il suo pupillo Andrea Crippa lo ha mollato, è probabile che al prossimo congresso Fedriga diventi il segretario e quindi in Lega si torni a ragionare in termini di “sindacato del nord”. Forza Italia è un partito sorretto dal carisma immortale di Silvio Berlusconi, le lotte interne sono molteplici, molti parlamentari non verranno rieletti e soprattutto politici come Brunetta, Carfagna e Gelmini non amerebbero stare al governo con un partito come FdI al 23/25 %. Fatte queste premesse, non ci rimane che pensare al domani!

Perché Giorgia Meloni non pensa a fare saltare questo Centrodestra, di cui non ci si può fidare per nulla? Hanno governato con Draghi, con il PD, con Renzi, con Conte e sono attaccati alle poltrone, non la amano di certo e fanno di tutto per farla stare all’ opposizione. Basterebbe capovolgere la situazione e rendere inoffensivi le loro mosse.

Il centro? Non esiste, hanno pochissimi voti oltre a litigare tra loro perché sonno troppi generali senza armate (Renzi, Calenda, Toti, Lupi, Di Maio, Mastella…), per contare hanno necessità di avere sempre partiti di destra o sinistra a fianco. La Lega è in grosse difficoltà anche in Veneto come dimostrato dalle ultime elezioni amministrative e allora, visto come sono andate le cose e come potrebbero andare si potrebbe osare!

Niente alleanze, andare a elezioni con il proporzionale e rimanere all’ opposizione: queste le basi per ricostruire coerentemente un nuovo centrodestra.

Prendiamo a esempio la regione Lombardia. E’ la regione più ricca d’Europa ma le strade sono impraticabili perché non curate, la sanità ha fatto acqua da tutte le parti e per avere una visita si attendono mesi, i bus sono ancora senza aria condizionata e vecchi, i treni sempre in ritardo; parliamoci chiaro: una regione che non funziona. La Meloni lasci andare la Lega con Fontana, che finisca una volta per tutte questa farsa salviniana di incompetenza e uomini da bar! Perdendo in Lombardia la Lega sarebbe obbligata a ridisegnarsi e a tornare a fare politica con una disegno ben definito. Forza Italia vivacchierebbe sino a quando Berlusconi avrebbe le forze per tirare avanti la baracca, poi eccola dividersi e una parte potrebbe essere indotta da Giorgia Meloni a ricostruire un centro fedele all’alleanza.

Le elezioni politiche con il proporzionale vedrebbero due possibili esiti: andare avanti con un governo tutti dentro tranne Fdi, o un esecutivo con  Giorgia Meloni presidente del consiglio. Se non andasse in porto la seconda opzione allora saremmo certi che domani la Lega non avrebbe più un futuro, perchè tornare al governo con il PD condannerebbe la sua esistenza.

Alcuni potrebbero iniziare a fare la considerazione più ovvia: il sistema metterebbe la Meloni alle corde come è stato fatto coi partiti di destra in Europa. Ma è un errore fare questa considerazione, perchè Fdi è un partito tendenzialmente nuovo, con parlamentari 40/50 enni cresciuti a fine anni ’90, in Italia vi è una democrazia parlamentare e quindi un partito oltre il 24/25% avrebbe certamente molte occasioni per potere dire la sua per poi andare al governo con forza e determinazione (massimo altri 5 anni di legislatura all’opposizione).

Si deve osare, si deve costruire il proprio futuro e  smetterla di inseguire chi continua a fare i suoi interessi raccontando la favola dell’emergenza: e’ questo che gli italiani chiedono. Le ultime elezioni politiche hanno visto gli italiani indicare una strada ben definita, ma in parlamento si è fatto tutto il contrario. I cittadini non vanno più a votare. Coraggio, è ora di osare.

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