Lo annuncia Giacomo Francesco Saccomanno, commissario regionale della Lega in Calabria precisando: "in uno Stato civile e democratico l’informazione dovrebbe stare al di sopra delle posizioni partitiche e sostenere un’informazione corretta, adeguata e trasparente. In Italia, invece, la comunicazione è gestita da lobby di potere e, spesso, dagli interessi dei singoli partiti. I referendum, strumento civile che consente al popolo di far valere la propria posizione, che si tengono il 12 giugno, sono stati, dapprima, boicottati con la eliminazione di quelli più importanti e, poi, è calata una cappa di silenzioso e omertoso silenzio, tanto da impedire di far conoscere agli italiani tale evento di rilevante democrazia".
"La Lega e il partito Radicale, precisa Saccomanno, sono stati costretti a denunciare questo evidente boicottaggio e a protestare vibratamente con il governo, tanto da obbligare Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, e altri parlamentari ad iniziare, per protesta, lo sciopero della fame. Sarebbe, comunque, di rilevante importanza che tutti i dirigenti regionali della Lega seguissero questo esempio e iniziassero uno sciopero della fame per uno, due o sette giorni, al fine di richiamare la dovuta attenzione sui referendum".
"La Lega e il partito Radicale, precisa Saccomanno, sono stati costretti a denunciare questo evidente boicottaggio e a protestare vibratamente con il governo, tanto da obbligare Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, e altri parlamentari ad iniziare, per protesta, lo sciopero della fame. Sarebbe, comunque, di rilevante importanza che tutti i dirigenti regionali della Lega seguissero questo esempio e iniziassero uno sciopero della fame per uno, due o sette giorni, al fine di richiamare la dovuta attenzione sui referendum".
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