"È sconvolgente che il movimento Lgbtq+ stia usando la morte tragica di una persona per fare una polemica politica. Io credo che chi ha lasciato solo il professor Bianco sia proprio il movimento Lgbt, perché a 7 anni di distanza, solo per cercare di trovare la visibilità , per attribuire una responsabilità , senza farsi una domanda sul modo del suo coming out?".
Lo afferma Elena Donazzan, assessore all'Istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità del Veneto, in quota Fratelli d'Italia si esprime sulla tragica fine di Cloe Bianco, la professoressa suicida vittima di transfobia su cui lei stessa 7 anni fa prese provvedimenti dopo la lettera di alcuni genitori allievi di Bianco.
Polemiche politiche assurde
"Dire che si è omosessuali è una affermazione, presentarsi in classe, perché questo accadde, con una parrucca bionda, un seno finto, una minigonna ed i tacchi è un'altra cosa - aggiunge Donazzan - . Venne usato allora come bandiera di grande coraggio e oggi viene usato in morte per fare una polemica tutta politica, perché sono di Fratelli d'Italia".
Le offese e le minacce degli odiatori seriali
Donazzan racconta poi le offese degli odiatori seriali ricevuto sui suoi canali social. "Da tre giorni i miei social sono attaccati con minacce di morte, con parole d'offesa a me e alla mia famiglia, alla mia vita, quindi se c'è una responsabilità di alzare i toni, è dall'altra parte - racconta - Io sono andata a rileggermi il post in cui parlavo di Cloe Bianco e pubblicai la mail arrivatami in ufficio e scrissi: 'Traete da soli le conclusioni'. "Nelle successive interviste, parlai di chi va abbigliato in un certo modo - puntualizza - senza aver preparato la cosa"
Polemiche politiche assurde
"Dire che si è omosessuali è una affermazione, presentarsi in classe, perché questo accadde, con una parrucca bionda, un seno finto, una minigonna ed i tacchi è un'altra cosa - aggiunge Donazzan - . Venne usato allora come bandiera di grande coraggio e oggi viene usato in morte per fare una polemica tutta politica, perché sono di Fratelli d'Italia".
Le offese e le minacce degli odiatori seriali
Donazzan racconta poi le offese degli odiatori seriali ricevuto sui suoi canali social. "Da tre giorni i miei social sono attaccati con minacce di morte, con parole d'offesa a me e alla mia famiglia, alla mia vita, quindi se c'è una responsabilità di alzare i toni, è dall'altra parte - racconta - Io sono andata a rileggermi il post in cui parlavo di Cloe Bianco e pubblicai la mail arrivatami in ufficio e scrissi: 'Traete da soli le conclusioni'. "Nelle successive interviste, parlai di chi va abbigliato in un certo modo - puntualizza - senza aver preparato la cosa"
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