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martedì 7 giugno 2022

Amministrative 2022, Barbaro(Catanzaro prima di tutto):in campo per non essere piu' periferia d'Italia


 

Come tradizione consolidata nel tempo, Igor Colombo, prezioso corrispondente del Blog, in occasione di ogni tornata elettorale, intervista giovani candidati impegnati in queste elezione. In questo caso incontra Domenico Barbaro, candidato al consiglio comunale di Catanzaro il prossimo 12 giugno nella lista civica identitaria "Catanzaro prima di tutto" a sostegno del candidato sindaco della coalizione di centro destra.

Domenico Barbaro è nato a Catanzaro, ha 36 anni, laureato in Giurisprudenza , fin da giovanissimo è stato impegnato nell'attività militante in movimenti politici identitari ed improntati alla difesa sociale. Ha inoltre partecipato alla realizzazione di alcuni laboratori culturali molto importanti ed è stato più volte relatore in diverse conferenze e dibattiti di carattere politico-geo-politico-storico e meta-politico.


1) Come nasce la tua decisione di candidarti per queste elezioni amministrative di Catanzaro?

La mia candidatura è espressione di una scelta ben precisa della comunità umana e culturale a cui appartengo. La Politica- intesa come nobile servizio prestato alla Polis e alla comunità- ha perso la sua connotazione originaria, con la sua intensità ideale, per far posto a un grigio mercantilismo di voti, calcolo di percentuali e alchimie di palazzo. Di fronte a questo scenario abbiamo deciso di portare una visione e uno stile diverso di intendere e fare politica. Del resto, le elezioni non sono ma il fine ma un mezzo, al centro della nostra quotidiana azione ci sono i valori e le idee.

2) Catanzaro è il Capoluogo della Regione però anche la tua città negli ultimi anni sta conoscendo una certa crisi soprattutto nel settore del commercio, non poche sono le attività che sul centralissimo corso Mazzini negli ultimi decennio hanno dovuto abbassare le saracinesche, cosa pensi a tal proposito?

Il Capoluogo negli ultimi decenni è diventato “periferia” del Sud Italia, le cause sono molteplici, da addebitare non solo a una soffocante crisi economica che ha portato allo spopolamento del centro storico (con la chiusura di diverse attività commerciali), ma soprattutto alla mancanza di una azione amministrativa con una progettualità volta alla crescita della Città. Si preferisce tutelare gli interessi dei pochi (i potentati e le lobby) a danno dell’intero tessuto sociale ed economico cittadino. Nell’eterna lotta tra forti e deboli: noi ci siamo sempre schierati con gli ultimi.

3) Il tuo motto in questa campagna elettorale è “Le radici del futuro”, una frase tanto eloquente quanto suggestiva ed anche abbastanza originale, perché hai scelto questo slogan?

Le radici rappresentano la nostra storia millenaria, la nostra identità. L’idea di questo motto nasce osservando un albero e riflettendo sulla sua simbologia: senza le radici millenarie non si può costruire il futuro.

4) Ci vuoi dire due proposte che porterai all’attenzione della coalizione di centrodestra per lo sviluppo della città?

La nostra proposta mira a far diventare Catanzaro “Città Europea del Mediterraneo” partendo dalla promozione e dall’attuazione, in una prima fase, delle seguenti iniziative: 1) Istituzione dell’Accademia Europea di Catanzaro, inteso come centro di ricerca storico- culturale-antropologico animato da istituzioni e professionalità locali e finalizzato ad attrarre, da tutta Italia e dai paesi europei e extraeuropei, studenti universitari, specializzandi, dottorandi e, naturalmente, autorità accademiche: in altri termini, tutto quel vasto mondo (spesso fatto anche di letterati, scienziati, ricercatori e appassionati) che da sempre la Calabria attrae per le bellezze naturalistiche e per i giacimenti culturali
 (archeologici, artistici, monumentali, ecc.), a cui però è necessario fornire accoglienza, servizi e fruizione programmata dei soggiorni di studio. Un vero e proprio coagulo di competenze che, in sinergia con l’amministrazione comunale, darebbe l’impulso a una azione volta al concreto e fattivo sviluppo della città. Si pensi, ad esempio, alla possibilità di valorizzare il vasto patrimonio edilizio esistente idoneo all’ospitalità diffusa e all’altezza di una città europea e, in secondo luogo, all’indotto economico che ne deriverebbe con il potenziamento e la nascita di nuove strutture ricettive (ristoranti, bar e attività commerciali).​ 2) Caratterizzazione di Catanzaro come città per artigiani e artisti attraverso il recupero dei numerosi locali e piccoli ex-opifici di cui è ricco il centro storico della città, nei quali
 favorire l’insediamento di botteghe artigianali e laboratori artistici. Lo spopolamento del centro storico ha comportato, infatti, una grave e soffocante crisi dell’economia cittadina, mentre il recupero dell’artigianato di qualità e dei laboratori artistici darebbe nuova linfa al tessuto commerciale cittadino e, soprattutto, favorirebbe la nascita di nuove attività imprenditoriali anche a livello giovanile. Tale progetto, naturalmente, deve essere accompagnato dall’istituzione di corsi di formazione professionale post diploma, finalizzati all’acquisizione delle conoscenze tecniche e operative necessarie, possibilmente attraverso l’affiancamento ai giovani delle vecchie “maestranze” e quindi con positive ricadute anche sul piano sociale, e dal sostegno delle iniziative attraverso un programma che faciliti l’avvio di attività imprenditoriali nel campo artigianale e artistico

5) Tutti in città ed anche in giro per la Calabria, ti conoscono per la tua lunga militanza in movimenti ed associazioni di stampo nazional-popolare, sei un combattente per vocazione, quanto di questo spirito porterai all’interno del civico consesso nel caso venissi eletto?

Porterei lo stesso spirito che ci accompagna da quando, già in giovanissima età, si inizia a fare la militanza: combattere per difendere la propria terra senza cadere alle lusinghe del potere. Tengo sempre in mente il grande insegnamento dell’anello del potere (Tolkien e il suo testo monumentale il Signore degli Anelli) o Ulisse che chiede ai compagni di essere legato all’albero maestro per non cedere al canto delle sirene.

6) Vuoi lanciare un appello per convincere i tuoi concittadini a votare te ed il tuo candidato sindaco?

Non mi piacciono gli appelli ma una cosa mi preme dirla, quando domenica 12 giugno ci recheremo nella cabina elettorale, ecco con quella matita bisogna esprimere un voto non per un mero interesse personale- ma per amore della città. Un voto libero, un voto alle idee che vogliono far rinascere Catanzaro.

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