E’ stato il protagonista di una delle serate più turbolente della storia recente del Partito Democratico, riuscendo in extremis a diventare il capolista alle ultime regionali della lista Pd a Prato nonostante fosse in quota Demos e nonostante fino all’ultimo la capolista designata sembrasse essere Ilaria Bugetti. Un anno e mezzo dopo Lorenzo Zejnati, ex coordinatore dei giovani di Demos, è passato in Fratelli d’Italia. Un salto netto, andando a posizionarsi sul fronte opposto dell’arco costituzionale politico. "In questi quasi due anni - spiega Zejnati - mi sono trasferito a Milano e ho conosciuto una persona eccezionale qual è la senatrice Daniela Santanchè e piano piano mi sono avvicinato a Fratelli d’Italia. Questo, insieme alla sempre più forte delusione per la sinistra italiana tutta, a partire dal Partito Democratico, mi ha fatto prendere oggi la decisione di aderire a Fdi, dove da domani metterò ogni mia energia perché questo partito possa ulteriormente allargare la sua platea di elettori e così impedire che il fallimento della sinistra possa diventare anche il fallimento dell’Italia nella malaugurata ipotesi in cui la sinistra dovesse vincere le elezioni nel 2023". Per il Pd, dopo la disfatta delle politiche 2018 con la candidatura alla Camera di Benedetto Della Vedova (in quota +Europa), mettere in lista gli alleati continua a non avere una tradizione positiva, a maggior ragione dopo il passaggio di Zejnati addirittura a Fratelli d’Italia. "La mia attività politica sarà a Milano, dove ora vivo, ma anche in Toscana e a Prato, mia città , qualora ce ne fosse bisogno", aggiunge Zejnati.
"Aiuterò gli esponenti del partito mettendomi a disposizione per far sì che anche qui ci possa essere un cambio nell’amministrazione e nelle idee che da anni sono univoche del Pd, che purtroppo non è riuscito a mettere in pratica i propositi elettorali anche dal punto di vista, a me caro, dell’immigrazione. A fronte di proposte e idee, all’atto pratico, dopo anni di amministrazione, si è creata unicamente disperazione sociale, oltre a esclusione e delinquenza generate dall’abbandono dei migranti". Accuse dure quelle di Zejnati verso il Pd e la giunta Biffoni. "La sola cosa vista è stata un’occupazione barbara del potere tutta finalizzata a sistemare i soliti noti. In Fdi ho trovato invece un partito che sa avere la schiena dritta, un partito che sa stare dalla parte dei più deboli e non è forte con i deboli e debole con i forti, specie se questi sono economicamente forti"
Fonte La Nazione
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