Lamezia Terme:glo sequestrarono il locale, sciopero della fame del proprietario: «Chiedo solo di poter lavorare» - Il Sovranista.com

Non perdere

Post Top Ad

Spazio Pubblicitario 1

Post Top Ad

mercoledì 4 maggio 2022

Lamezia Terme:glo sequestrarono il locale, sciopero della fame del proprietario: «Chiedo solo di poter lavorare»

 

Di Igor Colombo


Che i piccoli e medi imprenditori italiani siano spesso strozzati da un sistema bancario che attua strette creditizie e metta in atto quella che nel gergo tecnico viene chiamata rarefazione del denaro, ossia che i soldi non debba circolare e quindi si debba soffrire è cosa ormai nota da tempo, ma quando gli stessi sono colpiti anche da provvedimenti giudiziari, allora i problemi per loro aumentano in misura esponenziale. Succede che in Calabria, nella città di Lamezia Terme questa mattina un imprenditore locale, Franco Palmieri, titolare con trascorsi anche politici e titolare di una discoteca nell’hinterland, alle prime luci dell’alba, mosso dalla disperazione, si sia incatenato davanti al Palazzo di giustizia per chiedere di essere ascoltato dagli organi competenti ed inquirenti in merito al sequestro preventivo attuato nei confronti della sua attività dalla Guardia di Finanza su ordine della Procura di Lamezia Terme, circa un mese fa. Tale provvedimento è stato adottato dopo un controllo per verificare il corretto rilascio delle autorizzazioni inerenti all’esercizio dell’attività ed alcune irregolarità rese note dagli inquirenti, sono emerse relativamente all’agibilità del locale interessato. Una decisione che non è andata giù all’imprenditore, già vessato dalle difficoltà economiche scaturite dai lunghi periodi di chiusura dovute all’emergenza covid, ed oggi impossibilitato a lavorare per il riscontro di alcune irregolarità, che a detta dello stesso, si sarebbero potute sanare nel giro di pochi giorni e senza pertanto giungere alla chiusura della discoteca. Lo stesso ha dichiarato alla stampa presente che lui è in perfetta regola, e che l’atto con la quale è stata decisa dall’autorità giudiziaria la chiusura del locale, riguarda solo il sistema di rilevamento dei fumi, e non il completo sistema di antincendio dell’intero locale. “ c’è stato un clamore mediatico intorno a questa vicenda” afferma Franco Palmieri, “e non mi spiego il perché. Non so a chi possa fare comodo questa situazione” continua l’imprenditore,”io non volevo certo attuare una simile protesta, ma sono stato costretto dalla cruda e triste realtà che sto vivendo. Chiedo che le indagini vengano fatte in fretta e che mi sia data la possibilità di poter lavorare, ho fiducia nella magistratura ma anche i giudici devono capire le difficoltà di un padre di famiglia che ha sempre lavorato onestamente per tutta la vita” conclude Palmieri. Questa triste e dolorosa vicenda somiglia a quella di tanti altri nostri connazionali imprenditori che senza dire o chiedere nulla, hanno affrontato le gravi crisi economiche congiunturali e quelle derivate dalla chiusura per la pandemia, tenendo sempre la barra dritta e senza ricevere i sufficienti aiuto dallo Stato. Ci auguriamo che questa vicenda che ha colpito un onesto imprenditore calabrese, possa essere risolta nel miglior modo possibile. Oggi Franco Palmieri ha iniziato uno sciopero della fame ed a rischio con la propria salute, in quanto soggetto affetto da alcune patologie, tra cui una forma acuta di diabete. La sua protesta va ad oltranza fino a quando non verrà ascoltato dal magistrato che si occupa dell’indagine.

Nessun commento:

Posta un commento

Banner 700

Spazio Pubblicitario 2