"Oggi la partita non è tra destra e sinistra, tra maggioranza ed opposizione; il vero scontro è tra differenti ideologie, tra modelli a confronto. Da un lato la democrazia liberale, di cui i partiti di destra, di sinistra ed i populismi di finta ribellione non sono che espressioni più o meno compiute; dall'altra la democrazia organica, il concetto di supremazia della politica sulla finanza, di cui solo forze patriottiche e nazionaliste possono essere emblema".
Lo afferma in una nota, diffusa alla stampa, Giustino D'Uva, portavoce nazionale del Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti che precisa: "così si capisce perché il vero cambiamento non possa provenire da quei movimenti e partiti che, pur in buona fede, propugnando la lotta al sistema, in realtà non perseguono un'ideologia diversa da quella dominante; finendo inevitabilmente inglobati dalla medesima casta che dichiaravano di voler abbattere. È stato il caso del Movimento 5Stelle, della Lega, e poi sarà quello di FDI ed Italexit.
L'unica vera opposizione, dunque, può venire esclusivamente da chi abbia una strategia chiara, ma soprattutto creda tenacemente in un ideale antiliberale, prima ancora di avvedersi dei problemi che attanagliano la società e che ora sono sotto gli occhi di tutti. Infatti, nel momento in cui ci si rende conto che le cose vanno male e si cerca di cavalcare il malcontento non tanto per convinzione ideologica, quanto per arrivismo o finanche per emotività ed istintualità politica, in realtà è già tardi. L'unica alternativa, conclude D'Uva, possibile al modello liberale imperante è un blocco sociale e politico che rifiuti in toto lo stile ed i dogmi del liberalismo, per propugnare una nuova forma di governo, con un'inedita visione dello stato e della ripartizione dei poteri fondamentali.
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