"Dobbiamo decidere che Europa vogliamo: o si ascoltano i popoli, oppure si sceglie la strada dell'arroganza e del ricatto. Il dibattito di oggi conferma che si sta andando nella direzione di usare l'art. 7 per spaccare l'Europa: buoni contro cattivi, graditi contro sgraditi. Ma i padri fondatori hanno pensato a un'Ue in grado di unire, non di dividere. Impossibile dare credito alle capriole della sinistra europea che non si mostra imbarazzata nell'aver supportato una coalizione che in Ungheria, pur di vincere, ospitava l'estrema destra antisemita e anti rom. La storia ha messo Polonia e Ungheria in prima linea nella complicata corsa all'accoglienza dei profughi in fuga dall'Ucraina mentre in quest'aula si dà spazio alle chiacchiere e alle frustrazioni di chi non vuole accettare le scelte democratiche dei popoli".
Così Paolo Borchia, europarlamentare della LEGA, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.
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