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giovedì 28 aprile 2022

Giorgia Meloni con la convention di Milano lancia l'Opa sul centrodestra e la sfida al governo


Dimostrare che Fratelli d'Italia è un partito maturo, radicato in tutto il territorio nazionale, alla testa di una destra credibile sul fronte europeo, pronto ad assumersi la responsabilità di governo l'Italia, capace di svolgere le richieste che vengono dal mondo produttivo , uscito a pezzi prima dagli effetti della pandemia e della crisi energetica.

Questo è l'obbiettivo principale della conferenza programmatica del movimento politico guidato da Giorgia Meloni, prevista a Milano da venerdì 29 aprile a domenica 1 maggio. Un modo per dimostrare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che Fratelli d'Italia non è più un partito a vocazione centromeridionale, votato dagli statali, ma è in grado di offrire una sponda credibile alle istanze dei ceti produttivi, del lavoro autonomo delle grandi associazioni datoriali.

Giorgia Meloni, nel suo intervento introduttivo, lancerà implicitamente la sua Opa a tutto il centrodestra, in un momento delicatissimo per la coalizione, aprendo di fatto la lunga campagna elettorale da qui al 2023 con la prima grande manifestazione politica dopo la lunghissima pausa causata dalla pandemia.  Un modo per il programma del governo che verrà, ma anche per rilanciare il profilo di un partito, all'opposizione ma al momento in testa ai sondaggi,  conservatore ma al tempo stesso sovranista ma non nostalgico, attento agli interessi nazionali ma non estremista, ma soprattutto forte della sua coerenza, indisponibile, oggi come in futuro, a governare insieme alla sinistra.

 Come ama ribadire Giorgia Meloni  Fratelli d'Italia è "monogama", sempre attenta a tenere la barra a destra, a non prendere in giro i propri elettori. A questa Convention non saranno presenti i leader dei partiti alleati: con Matteo Salvini, complice lo scontro per le candidature siciliane, i rapporti sono al minimo storico. Non si parlano da tre mesi, dai tempi della frattura consumata sul Quirinale: la partita tra i due p durissima, in palio la futura leadership della coalizione. 

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