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domenica 27 marzo 2022

Fratelli (coltelli) d'Italia, a Napoli i militanti insorgono sul web


di Carlo Alberto Paolino. 

Con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, l'avvocato Giovanni Bellerè, storico esponente della destra partenopea nel Movimento Sociale Italiano prima, già consigliere provinciale di Alleanza Nazionale e di Futuro e libertà, ora dirigente cittadino di Fratelli d'Italia invita militanti e simpatizzanti del movimento politico guidato da Giorgia Meloni ad un gazebo per la raccolta firme sul presidenzialismo e la raccolta di beni di prima necessità per i profughi ucraini.  Un post che, nel fantastico mondo di Facebook ha trovato criticità da parte di molti militanti di Fratelli d'Italia come ci racconta il collega Carlo Alberto Paolino in questo articolo.


Non si placano le tensioni interne in Fratelli d’Italia dove il coordinamento cittadino napoletano, guidato dall’avvocato Sergio Rastrelli, non eletto dagli iscritti ma nominato dalla Meloni, ha organizzato un gazebo in zona Vomero non coinvolgendo l’altra ala del partito. “Sotto le insegne della Fiamma Tricolore, acquisto e raccolta di derrate per l'Ucraina e sottoscrizione per il Presidenzialismo” si legge su un post su facebook, queste le motivazioni che hanno attivato l’intero coordinamento cittadino in via Scarlatti nei pressi del Vomero zona di uno dei dirigenti e fedelissimo dell’avvocato Rastrelli. Tra i presenti, come membri, Alessandra Caldoro, sorella dell’ex governatore campano di Forza Italia Stefano Caldoro e Marco Nonno sospeso dal Consiglio Regionale della Campania, in virtù della Legge Severino. Non esistono due partiti o più partiti , c’è il partito e c’è chi è fuori dal partito”, altro post pubblicato su facebook che ci fa ricordare una frase di berlusconiana memoria : “Che fai? Mi cacci?”, ma non certo ci scandalizziamo per questo per chi prima voleva andare oltre gli schieramenti che siano stati di destra, di centro o di sinistra per poi far parte del coordinamento cittadino del primo partito d’Italia. Fatto sta che un partito dovrebbe unire e non creare ulteriori tensioni o addirittura “minacciare” a chi ha contribuito alla nascita e crescita di Fratelli d’Italia. Si ricordi a chi soffre di “dissonanza cognitiva”, che il “termometro” misura la febbre ma non guarisce la malattia.

P.s.: A causa dei commenti minacciosi ed offensivi sono stato costretto a rimuovere il post sulla raccolta di firme di Fratelli d'Italia di questa mattina al Vomero. Lo dichiara Giovanni Bellerè in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook precisando:  la mia voleva essere una frecciata ai giornalisti che dopo la manifestazione di mercoledì al Mediterraneo, hanno scritto di una triplice spaccatura nel partito. Purtroppo c'è sempre chi interpreta in maniera distorta al solo fine di alzare dannose polemiche.

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