CasaPound per chiedere alle istituzioni un intervento risolutivo di questa vicenda che si protrae ormai da quasi un anno.
"Vogliamo continuare a tenere alta la tensione -comunica in una nota CasaPound- "per far si che altre questioni non facciano cadere nel dimenticatoio il dramma del nostro concittadino, e chiediamo inoltre che il sindaco Brugnaro e il governatore Zaia alzino la voce e si facciano sentire in modo perentorio nei luoghi istituzionali.
È inaccettabile che questo lavoratore venga tenuto in ostaggio con la richiesta di riscatto da dei miliziani di uno stato africano, anche perché abbiamo visto che in altre situazioni analoghe intervenire lo stato in modo deciso e risolvere il problema.
Vogliamo inoltre ricordare che sono circa 2.000 gli italiani in attesa di giudizio detenuti all'estero ed è anche per loro che richiediamo l'attivazione degli apparati statali in maniera urgente.
Nel caso di Zennaro vogliamo anche evidenziare il rapporto di lavoro pluridecennale della sua azienda di famiglia con l'Africa e perciò, un ulteriore motivo affinché riceva maggiori tutele dal nostro stato.
Invitiamo tutti, veneziani e non -conclude CasaPound- nel continuare a tener viva l'attenzione sulla vicenda e richiedendo un intervento risolutorio che riporti a casa il nostro Marco."
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