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martedì 15 febbraio 2022

Filippo Rossi(Buona Destra): Giorgia Meloni? Salvini in confronto è uno statista



Non passa giorno in cui Giorgia Meloni non sputi sulla storia della destra italiana. E più la sua deriva populista la fa salire nei sondaggi e più la Giorgia nazionale si chiude in un mondo tutto suo fatto di vuoti slogan senza valori. Certo, dentro il suo partito l’insofferenza è quasi del tutto silenziata dalle percentuali di consenso mai viste prima ma questo che non significa che tanti, tantissimi esponenti di Fratelli d’Italia non si rendano conto che la loro leader li sta portando dritti dritti dentro a un ghetto che sta costruendo da sola: dichiarazione dopo dichiarazione, chiusura dopo chiusura, urlo dopo urlo. La resistenza interna allo strapotere meloniano si limita a silenzi imbarazzati e a qualche mogugno a. mezza bocca: “Sì, ma io non sono come lei…”. A pensarci bene, anche i consigli benevoli del già democristiano Crosetto possono essere interpretati come critiche a tutto tondo: “Giorgia deve andare oltre al partito…”. Senza rendersi conto, però, che il partito è, per bieco interesse elettorale, tutt’uno con la sua leader.
“In confronto a Giorgia Meloni anche Matteo Salvini può sembrare uno statista”: la staffilata arriva invece da uno di quei colonnelli di quell’Alleanza Nazionale che, a confronto di Fratelli d’Italia, era davvero un partito di destra europea capace di stare al governo senza degenerare nel peggior estremismo. Una frase che la dice lunga della feroce delusione dei tanti che, con molta ingenuità, speravamo in una qualche evoluzione verso una maturità politica che invece Giorgia rinnega ogni giorno.

Basta leggere la dichiarazione di oggi: “Ho sentito Salvini dire ‘noi abbiamo scelto l’Italia’, ma che vuol dire - dice la Meloni -? perché per me vuol dire portare avanti la visione di cui il centrodestra è portatore. La Lega non voleva l’obbligo vaccinale e c’è l’obbligo vaccinale, era contraria al green pass come strumento di discriminazione e lo è, sono contrari all’immigrazione illegale di massa e continuano a sbarcare migliaia di immigrati, non volevano la revisione del catasto e c’è la revisione, erano d’accordo con noi sui balneari e votano per mettere all’asta ed espropriare 30.000 aziende”. Parole che sono la confessione evidente che ormai la deriva estremista della leader di Fratelli d’Italia è recidiva come scrive Filippo Rossi, leader di Buona Destra in un interessante articolo pubblicato dall'Huffington Post. Articolo che potete leggere integralmente qui 

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