E indovinate chi ha sposato la stessa idea? Goldman Sachs, la grande e potentissima banca d’affari con sede a Manhattan. Sì, proprio quella Goldman Sachs che ha allevato Mario Draghi prima che Super Mario spiccasse il volo per diventare governatore della Banca d’Italia e poi presidente della Banca centrale europea.
Si è saputo che gli analisti di Goldman Sachs nei giorni scorsi hanno incontrato i propri facoltosi clienti per un’analisi della situazione italiana alla luce dello stallo nella scelta del presidente della Repubblica, e ciò che ne è venuto fuori è presto detto: la confusione attuale, con i partiti totalmente allo sbando, dimostra una volta di più che c’è bisogno di Draghi al governo, perché solo lui può tenere unite tante forze così divise, litigiose e inconcludenti. Dunque, per quanto un Mario Draghi al Quirinale sarebbe auspicabile, meglio per ora andare a un Mattarella bis per consentire a Draghi di concludere il suo lavoro a capo del governo. Dopo di che, diciamo fra un paio d’anni, Super Mario sarà pronto per il Quirinale. Infatti, se trovare un presidente della Repubblica è impresa disperata, ancor più complicato sarebbe trovare, al momento, un nuovo premier al posto di Draghi, come scrive Aldo Maria Valli in un interessante articolo pubblicato dal sito Sinistrainrete che potete leggere cliccando qui
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