Napoli (CI): il centrodestra esiste in virtù di una legge elettorale. Una esperienza da chiudere

"Centrodestra e centrosinistra sono esistiti per un ventennio solo in virtù di leggi elettorali maggioritarie. Sono stati cioè due contenitori artificiali che hanno messo insieme forze tra loro molto diverse e costrette ad allearsi a causa del sistema elettorale. Come disse D'Alema del Pd , lo stesso si può dire del centrodestra: un'amalgama mal riuscito. Meloni vede un centrodestra finito sul piano parlamentare. Io dico che bisogna lavorare per chiudere anche sul piano elettorale".

Lo afferma Osvaldo Napoli, deputato di Coraggio Italia che precisa: "la vicenda del Quirinale ha messo a nudo una realtà che milioni di elettori avevano capito da anni e che avevano bocciato disertando le urne. Le forze moderate del centrodestra sono state tenute qualsiasi a guinzaglio per giorni, sballottate fra le iniziative estemporanee di Salvini e la pregiudiziale decisione di Meloni di collocarsi sempre e comunque all'opposizione di scelta. A poco è servito a Forza Italia di liberarsi dall'abbraccio del populismo nelle ultime ore. Il era stato fatto e irreparabile".

"Serve, precisa Napoli, all'Italia ritrovare una forza centrale, concreta e riformista, alternativa alla sinistra ma distinta e distante dalla destra. Una forza che vada a colmare il vuoto pauroso di offerta politica perché la domanda di equilibrio e di moderazione è forte nel Paese. Per questo occorre una rapida riforma della legge elettorale in senso proporzionale, con collegio unico nazionale e preferenze. È il solo modo per pesare la volontà degli elettori al cui giudizio ogni partito deve presentarsi con la propria identità. Si vedrà quanto gli italiani sono sovranisti o europeisti, conservatori o riformisti. Il mio auspicio- conclude Osvaldo Napoli- è che tutti i moderati, liberali ed europeisti si ritrovino attorno a questo obiettivo".