"La nostra è una città accogliente, ma c'è un limite a tutto". Non è la Lega a lanciare questo grido disperato al ministro dell’Interno Lamorgese, ma il sindaco di Modena di stretta osservanza Pd: il partito dello "ius soli", dell’accoglienza ad ogni costo e degli ex ministri imbarcati sulle navi delle Ong".
Lo dichiara Laura Cavandoli, deputata della Lega e presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori.
"Il primo cittadino modenese denuncia che la situazione del flusso dei minori stranieri non accompagnati non è sostenibile e chiede che il ministro faccia qualcosa. E’ necessario verificare le parentele e l’età di chi entra a far parte di questo percorso che la legge prevede sia tenuto distinto da quello dei minori allontanati dalle famiglie che vivono altre situazioni e hanno esigenze e progettualità completamente diverse: gli uni formarsi per diventare autonomi nel nostro paese, gli altri superare le criticità e tornare in famiglia.
Il fallimento della politica immigratoria del ministro Lamorgese, precisa Cavandoli, è da tempo sotto gli occhi di tutti: dal primo gennaio ad oggi sono sbarcati circa 50mila immigrati irregolari di cui oltre 7mila sono minorenni. Tutti sanno che oltre il 70% di questi sono finti profughi cui verrà respinta la richiesta di protezione internazionale, ma nel frattempo molti di questi - soprattutto minorenni - faranno perdere le proprie tracce, altri andranno ad ingrassare il business dell’accoglienza, a svuotare le casse pubbliche ed altri ancora ad ingrossare le fila della criminalità organizzata e di strada e delle baby gang. Il Ministro dell’Interno non può continuare a far finta di niente".
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