di Carlo Alberto Paolino
Non è una novità che il “filosofo” Nicola Morra, eletto nelle file del Movimento cinquestelle nel lontano 2013 quando il suo non partito raggiungeva anche percentuali a tre cifre, durante un convegno si lasci andare ad espressioni verbali poche rispettose nei riguardi di sedi istituzionali. Questa volta nel suo mirino ci sono prefetture e ministeri. Probabilmente si sentirà di nuovo un “grillo campestre” con la nuova veste di capo dei dissidenti M5s all’interno della nata creatura politica "Alternativa c'è". Immediata la reazione di Gianluca Cantalamessa Deputato della Repubblica Italiana del gruppo Lega - Salvini Premier. “Quando il presidente della commissione parlamentare antimafia dice che “le criminalità organizzate non vanno ricercate solo nelle periferie ma anche nelle prefetture e nel ministero dell’ Ambiente, (lo ha detto ieri ad un convegno a Caserta), ha due possibilità… o fa i nomi dei mafiosi che starebbero nelle prefetture e nel ministero o si dimette. Non si infangano le istituzioni in questo modo. Sono morti moltissimi italiani per crearle e difenderle e non possono essere attaccate senza un motivo. Ancor di più se gli attacchi arrivano dal presidente della commissione parlamentare antimafia della repubblica italiana”. Il nuovo cavaliere della libertà pronto a morire per la patria deve sapere che il grillo campestre nonostante abbia le ali, non sa volare.
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