Leggo i risultati di Roma e mi chiedo a che serva buttare a mare una storia. Nella scelta della candidatura e nella gestione della campagna elettorale del centrodestra.
Fascisti non si deve essere. Missini nemmeno. Magari è più gradito dichiararsi democristiani.
Una storia mortificata a Roma
Poi, non ci si può meravigliare se all’improvviso scopri che gli elettori hanno preferito il mare ad ottobre, perché non trovavano la destra. Preferiscono le piazze ai seggi. Vota pochissima gente e non sarà facile essere rappresentativo per Roberto Gualtieri, al quale facciamo comunque gli auguri di buon lavoro.
Ma è incredibile come il centrodestra si sia fatto mettere sotto dalla propaganda altrui. E qui non c’entra nulla Enrico Michetti, al quale hanno affidato lo scettro. Bravissima persona, non c’è dubbio, ma non si può combattere il vento contrario con le mani. Si lotta, si chiama la controffensiva, si risponde colpo su colpo. Chi aveva venerato Giorgio Almirante in gioventù, si sentiva l’apologia di Alcide De Gasperi per rispondere alla Cgil…
Con l’elezione diretta dei sindaci non si può essere ecumenici. Con la bassa percentuale di affluenza che si è registrata, andava bene anche il candidato divisivo, che doveva caricare a molla i suoi e portarli tutti ai seggi. Ora ci siamo messi in testa di dover prendere voti in campo altrui e li perdiamo a casa nostra come scrive il collega Francesco Storace, dalle pagine di 7 colli in un interessante articolo che potete leggere integralmente cliccando qui
Adeguarsi al pensiero politicamente corretto ecco il risultato.. ma non mi meraviglia. La farsa dell'opposizione di Fdl, l'appoggio della Lega al governo di sua maestà draghi, ma cosa pensavano ? L'oblio della storia li seppellirÃ
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