Giacinto Reale, vecchio dirigente del Movimento Sociale Italiano, autore di un interessante saggio intitolato "La Marcia su Roma edito da Eclettica Edizioni in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook interviene sulla polemica relativa al superamento da parte di Fratelli d'Italia con il Msi sostenendo l'idea forza che i legami con il passato non si possono recidere
STARDUST MEMORIES: salutame a Crosetto :)
Leggo su "Il Sovranista" di Giuseppe Parente la puntuta risposta di Storace a Crosetto che invita Fratelli d'Italia a "superare" ogni legame "politico" con il MSI.....dando, naturalmente per scontato che quello "storico" con il fascismo sia cosa morta e sepolta.
E' un gorgo che trascina sempre più a fondo, con la complice -involontaria (?) correità di tanti dell'ambiente.
Cominciò la "Nuova Destra" anni fa da posizioni diciamo conservatrici-moderate (ah, l'ossimoro di quella "rivoluzione conservatrice!) , e, curiosamente, continuano, anche in questi tempi, certi gruppuscoli "russo-simpatizzanti", diciamo così, per i quali la "fuoriuscita dal fascismo" è un refrain.
Gli uni non capirono, e gli altri fingono di non vedere che spezzare quel cordone ombelicale (con il fascismo, e con la sua appendice missina) significherebbe la fine di tutto per un mondo che, senza nostalgismi, continua a credere in un'Italia migliore.
La mia opinione, al contrario, è che il legame vada rinsaldato, nell'approfondimento scientifico di che cosa fu veramente -e soprattutto "voleva essere"- il fascismo (ed è quello che con le mie modestissime forze cerco di fare io) e nella eredità politica di un movimento che provò a indicare la rotta, non solo nella quotidianità della contesa in piazza e in Parlamento, ma anche nel campo della politica sociale ed internazionale.
Trastullarsi, come molti fanno, con gli inevitabili errori dell'uno e dell'altro è esercizio sterile e masochistico.
Torno al vecchio Senatore Pirolo: "La gente ci vota perchè siamo fascisti, e non ci vota per lo stesso motivo"
E noi siamo eredi di quelli che, non scordiamolo, con Delle Chiaie fondarono Avanguardia il 25 aprile, e con Signorelli tentarono il rapimento "giustiziere" di Venezian, il boia di Oderzo.
E questi sono legami che nè il tempo nè un Crosetto qualunque possono recidere
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