Franceschi ha negato di aver colpito con l’asta della bandiera gli «agenti delle forze dell’ordine posti a presidio dell’ingresso della Cgil e di aver distrutto i vetri delle finestre della sede sindacale. Il leader di Forza Nuova di Arezzo, poi, ha dichiarato di aver impugnato «il megafono per invitare i manifestanti a non entrare nella Cgil e dunque di aver cercato di bloccare l’assalto al sindacato, dichiarandosi estraneo ai fatti.
Nell’ordinanza di misura cautelare il gip Marzano ha chiarito: "All’occupazione ha attivamente partecipato anche Lorenzo Franceschi, componente di Forza Nuova della sezione territoriale di Arezzo, ripreso nelle immagini mentre colpiva, con un’asta di una bandiera di non modeste dimensioni, agenti delle forze dell’ordine posti a presidio dell’ingresso della Cgil e ripreso all’interno dei locali del sindacato sempre con l’asta tra le mani, mentre assisteva compiaciuto all’operato dei devastatori."
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