Giuliano Castellino rappresenta un pericolo per l'ordine pubblico mentre Roberto Fiore, non "si sporca le mani" ma organizza cortei e manifestazioni e decide finanche quando l'azione criminosa deve cessare".
I fatti, precisa il giudice, sono estremamente gravi e sussiste il concreto ed attuale pericolo che possano commettere, soprattutto in questo momento storico, nuovamente delitti della medesima indole offensiva.
Nel corso dell'interrogatorio, svoltosi in video conferenza, i 2 leader neofascisti si sono difesi sostenendo che davanti alla sede della Cgil volevano fare un sit- in - Al magistrato Fiore e Castellino hanno spiegato che la loro partecipazione alla manifestazione di Piazza del Popolo era da semplici cittadini contrari all'obbligo del Green pass e non da leader politici. Eravamo in piazza per protestare contro il Green Pass non come militanti di Forza Nuova perché il movimento
non opera più.
non opera più.
Per il magistrato Castellino presente l'assoluto disinteresse per la legalità e la totale incapacità di adeguarsi alle regole e a rispettare le leggi manifestando una connotazione violenta e minacciosa delle sue condotte.
Fiore, invece non si espone, ma ha una leadership tale da convincere gli assalitori della Cgil a liberare i locali dove era già intervenuta la polizia.
Castellino e Luigi Aronica hanno sostenuto di non essere mai entrati nella sede sindacale mentre Fiore ha precisato di esserci entrato in un secondo momento, quando all'interno c'erano già agenti di polizia, come confermato dalla stessa ordinanza del giudice per le indagini preliminari.
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