Undici persone risultano indagate in un inchiesta condotta dai pubblici ministeri Eugenio Albamonte e Gianfederica Dito coordinati dal procuratore Michele Prestipino, per i reati di offesa all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e per istigazione a delinquere. Tra i perquisiti spiccano i nomi da Marco Gervasoni, professore universitario e la collega Francesca Totolo che collabora con il Primato Nazionale, mensile sovranista di CasaPound.
A difesa del professore Gervasoni si schiera Piero Sansonetti, direttore de Il Riformista che sentito dai colleghi dell'Adn Kronos ha dichiarato: "conosco Gervasoni ed è una cosa che mi pare assolutamente assurda e ridicola. Ma non c'è da stupirsi, è la Procura di Roma che non ha niente di meglio da fare".
Del resto, insiste Sansonetti, la procura di Roma non riesce a far altro che perseguire i reati d'opinione.
Entrando nel merito della vicenda, il direttore del Riformista osserva: mi sembra improbabile che il professor Gervasoni organizzi minacce a Mattarella, ma mi sembra anche molto curioso che si debba fare un'inchiesta su messaggi contro Mattarella. Contro Mattarella dici quello che vuoi, in una società libera si può dire quello si vuole.
Una campagna d'odio, conclude Sansonetti, contro Mattarella è un concetto ridicolo. Il reato di vilipendio al Presidente della Repubblica è il reato più ridicolo che esista in qualunque codice penale. Bisognerebbe spiegare a questi che siamo nel 2021, ma non sarà facile.
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