Il Fronte Nazionale, movimento politico fondato nel settembre del 1997 da una scissione interna al Movimento Sociale Fiamma Tricolore guidato da Adriano Tilgher, dopo alcuni anni di silenzi, torna in campo,dopo alcuni anni di silenzio. Il senso di questo ritorno in campo del Fronte Nazionale ci viene chiarito da questa nota, diffusa alla stampa, a firma di Adriano Tilgher.
Potremmo dire perché ci è stato chiesto da più parti, o perché sono cambiati i presupposti per cui ci eravamo messi in attesa, o, ancora, perché abbiamo trovato i soldi, cosa che non abbiamo mai avuto e continuiamo a non avere.
La verità è che c’è troppa confusione in giro, troppa approssimazione, tanto velleitarismo, nessun progetto concreto, nessuna strategia per il futuro. Ci sono persone, forse encomiabili, che continuano a proporre linguaggi e schemi politici del passato non capendo che tutto è cambiato e che proprio alcune radici del passato oggi servono ancora se si è capaci di interpretare la realtà politica che ci attende.
L’Italia è ormai in un declino apparentemente irreversibile, voluto e costruito dagli interessi di nazioni che si dicono alleate, tutelati dai traditori della sedicente politica italiana e favoriti dalla dilagante corruzione di una classe dirigente volutamente incapace e inefficiente.
Tocca ritornare assolutamente in campo con tre obiettivi principali:
- Costruire un’isola di chiarezza che restituisca la giusta interpretazione dei fatti quotidiani.
- Formare una nuova e giovane classe dirigente che possa raccogliere quello che rimarrà dell’Italia per restituirle il ruolo che le compete nel contesto internazionale.
- Proporre un progetto chiaro e condiviso il più possibile per il rilancio di una comunità detentrice di un patrimonio culturale incommensurabile e di un patrimonio immateriale che tutti aggrediscono, che tutti vorrebbero saccheggiare, ma che è solamente ed unicamente italiano.
È un grande impegno che ci stiamo assumendo anche perché capiamo che bisogna ricreare la nostra comunità nazionale ricostruendo la nostra identità sottoposta ad attacchi interni – i più gravi – ed esterni. In questi anni, dal 1945, non abbiamo saputo indicare autentici eroi positivi della nostra storia, soprattutto perché accecati dall’odio ideologico. Ora dobbiamo recuperare tutte le forze vive della nazione da qualunque parte politica provengano; l’Italia ha bisogno di tutti. Il nostro immenso patrimonio culturale, la nostra storia millenaria, la nostra lingua unica per ricchezza e raffinatezza rappresentano il terreno fertile per rilanciare la nostra identità che va potenziata con l’amore per la nostra stupenda terra che va rivalutata. Dobbiamo tornare a parlare senza timore di Patria.
Abbiamo avuto il dono di un territorio stupendo, che tutti ci invidiano e ce lo vorrebbero levare, non lo permettiamo, riprendiamocelo e cacciamo i traditori che preferiscono vivere in altre parti del mondo.
Noi siamo italiani, orgogliosi di esserlo e non vogliamo che tutta la nostra bellezza e ricchezza si dissolvano, nelle mani di ricchi mercanti e di strozzini legalizzati capaci solo di sfruttare e schiavizzare, utilizzando armi di ricatto come lo “spread”, la “moneta a debito”, il “pareggio di bilancio” ed altre amenità del genere.
Per questo dobbiamo creare insieme un grande Fronte per l’Italia.
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