Reggina un sogno chiamato serie A e' il titolo del nuovo libro di Igor Colombo, prezioso collaboratore del blog, attento corrispondente di quel che succede nell'area identitaria calabrese, edito da Città del sole, 304 pagg.19 euro, di cui consiglio una attenta ed approfondita lettura.
Una galoppata tra cronaca e romanzo di formazione che racconta la passione sportiva di Giorgio, un adolescente sfegatato tifoso della Reggina. Il libro contiene la prefazione dello storico direttore generale Franco Iacopino, il cui nome è legato a quasi mezzo secolo di storia del club amaranto. L'autore, che è un ex ultras della Reggina, ripercorre attraverso il protagonista del romanzo, dieci anni di tifo, trasferte e cronistoria delle gare di campionato, partendo dalla vittoria dello spareggio di Perugia del 1988 che sancì il ritorno degli amaranto in cadetteria, passando per la delusione del successivo anno con la serie A sfiorata contro la Cremonese a Pescara, fino ad arrivare alla storica promozione della Reggina nella massima serie giunta a Torino il 13 giugno del 1999. Un'opera narrativa con sullo sfondo lo scenario politico nazionale ed internazionale di quel decennio, insieme a episodi di vita del protagonista, quali i primi amori adolescenziali, l’esperienza scolastica e poi universitaria, insomma tratti di vita comuni a molti. Un lavoro inedito svolto sulla Reggina e sul tifo per la maglia amaranto, una lettura che saprà coinvolgere ed interessare anche chi non mastica molto di calcio. Il libro è dedicato alla memoria di alcuni amici e familiari venuti a mancare nel corso degli anni e che hanno segnato la vita dell'autore. E tra i tanti nomi citati anche i ringraziamenti per chi ha fornito all’autore le tante immagini contenute nel libro: Francesco Repaci, (storico fondatore del Cucn di Villa S.G.) Domenico La Cava, Ketty D’Atena e Maurizio Laganà e tanti altri ancora...
Un libro che parla di calcio autentico, di battaglie in campo sugli spalti, di trasferte combattute, di scontri tra opposte fazioni, di salvezze e promozioni conquistate esclusivamente per meriti sportivi, altro che Superlega europea che cancella ogni merito, annienta ogni possibilità ai tifosi di sognare in grande, in un mondo dove i sogni sono ancora gratis, dando vita ad un calcio dei ricchi. Un calcio che detestiamo di vero cuore.
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