Cgil, Cisl e Uil traditori, loro festeggiano i lavoratori piangono. Questo è il testo degli striscioni affissi dal Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti fuori alle Camere del Lavoro di diverse città del Nord, del Centro, del Sud del paese.
Una risposta alle deliranti dichiarazioni con cui la Cgil il principale sindacato italiano per numero di iscritti ha chiesto di vietare la manifestazione Lavoratori e Patrioti organizzata dal Movimento Nazionale che si terrà il 1 maggio a Bologna.
I sindacati tradizionali, come afferma una nota diffusa alla stampa, sono traditori del lavoro e dei lavoratori e fiancheggiatori di restrizioni scellerate che stanno distruggendo il tessuto produttivo italiano. È chiaro che solo aggregazioni sindacali e di categoria alternative saranno in grado di prendere le difese dei lavoratori.
Chi ha supportato prima Conte e adesso Draghi nell’opera di annientamento del lavoro di milioni di italiani non ha il diritto di arrogarsi alcuna prelazione storica o politica sul 1 maggio. A Bologna ci saranno invece lavoratori e patrioti italiani e diverse associazioni di commercianti, imprenditori e partite IVA, per un nuovo binomio tra Lavoro e Tricolore in una città che non appartiene più alla sinistra.
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