“Nell’ospedale di Matera, a far data da metà novembre dello scorso anno, le interruzioni volontarie di gravidanza di tipo chirurgico non sono più effettuate, una mancanza che arreca grave pregiudizio alla salute delle donne e ai loro diritti e che occorre colmare al più presto, rispristinando un servizio previsto dalla legge e finalizzato a tutelare le donne in un momento particolarmente delicato della loro vita”.
Lo afferma in una nota, diffusa alla stampa, Giovanni Vizziello, presidente del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia della Regione Basilicata.
L'esponente sovranista inoltre precisa: è paradossale che a ben 43 anni dall'approvazione della legge 194/78 sull'interruzione volontaria di gravidanza le donne della provincia di Matera siano costrette a rivolgersi alle strutture sanitarie della provincia di Potenza o di altre regioni, per usufruire di una prestazione essenziale, svuotando nei fatti il contenuto di una legge che ha rappresentato una svolta epocale nel riconoscimento della libertà di scelta delle donne.
Occorre ricordare, precisa Vizziello, che dopo 10 settimane di gravidanze l'interruzione di gravidanza di tipo chirurgico è l'unica forma di aborto praticabile e se si rende difficile l'esercizio di questa pratica, si finisce con il negare un sacrosanto diritto delle donne.
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