Non è stato un voto soltanto su Benjamin Netanyahu, il premier che governa Israele dal 2009, è stato “qualcosa di più polarizzante. L'elettore israeliano che dice sono pro Bibi o contro Bibi esprime il personale giudizio sulla visione del mondo del premier”.
Gli israeliani sono tornati a votare per la quarta volta in due anni e il partito più votato rimane il Likud di Netanyahu che, secondo la media degli exit poll, avrebbe ottenuto 32 seggi sui 120 della Knesset. Yesh Atid di Yair Lapid è al secondo posto con 17 seggi, Yamina di Naftali Bennett, probabile ago della bilancia di queste elezioni, ha 7 seggi e Gideon Sa’ar, uscito dal Likud per sfidare il premier, soltanto 6. Meno di Benny Gantz, leader di Kahol lavan ed ex alleato di Netanyahu sceso a 7 seggi, dai 33 dell’ultimo voto.
L'affermazione di Benjamin Netanyahu viene cosi commentata dal senatore Matteo Salvini, leader della Lega che dichiara: "Complimenti a Bibi Netanyahu vincitoredelle elezioni in Israele, uomo di pace, sviluppo e sicurezza, amico dell’Italia"
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