Di Igor Colombo
Quanto visto qualche giorno fa a Milano con tutta quella gente in fila per ricevere l’aiuto alimentare dall’associazione Quotidiano, è abbastanza emblematica di un periodo che definire difficile è abbastanza eufemistico. Proprio lì, a pochi metri dalla prestigiosa università della Bocconi, nella capitale industriale della nazione , centinaia di connazionali costretti a chiedere uno-due chili di pane da portare a casa . Tutto dovuto e scaturito dall’effetto pandemico del Covid 19 ma ancora di più dalle politiche attuate per contrastarlo, risultate inefficaci dal punto di vista scientifico ed ancora di più da quello economico. Il continuo cambio di colori tra diverse regioni, l’allineamento al lockdown di tutta la nazione nelle imminenti festività , lo era stato infatti per il Natale e così sarà per Pasqua, hanno messo in ginocchio la spina dorsale economica dell’Italia, i piccoli e medi imprenditori, i commercianti , gli artigiani e tutto l’indotto della ristorazione nostrana. Qualcuno dirà che sono misure adottate in quasi tutto il mondo (tranne che ovviamente dove è partito il virus, ossia la Cina dove sono tutti senza restrizioni adesso) per contenere il numero di contagi ed i ricoveri nelle terapie intensive, ma per carità è vero, solo che mai come in questo momento il mal comune mezzo gaudio non è adattabile per via di un po’ di cose. L’Italia è una delle nazioni, tra quelle più avanzate a livello sociale ed economico, ad essere più colpite. Nel nostro Paese abbiamo la scienza politicizzata, il Comitato tecnico scientifico , i virologi alla Galli che sono diventate delle star televisive, dove più sbagliano le previsioni sull’andamento del virus e più continuano ad essere invitati nelle reti televisive. Tutte queste menti eccelse che nell’anno del signore 2021 hanno individuato come unica soluzione possibile per combattere il Coronavirus , la chiusura. Proprio il lockdown ha certificato il fallimento di tutto un percorso, un provvedimento che sarebbe dovuto servire magari solo all’inizio della pandemia, giusto il tempo per capire i flussi del contagio , la sua velocità e poi le immediate cure ai pazienti colpiti dal Covid. Invece continua ad essere usato come soluzione finale vista anche la grande confusione nella campagna vaccinale ,argomento che andrebbe trattato a parte, ma di lockdown si può anche morire ed in tanti modi. Per esempio facendo credere che il giuramento di Ippocrate non valga niente ed allora la maggior parte dei medici di famiglia si è rifiutata ad andare a casa a curare ed assistere i pazienti, soprattutto quelli che di Covid non si ammalano. Impedendo o, nelle migliori delle ipotesi, allungando i tempi per interventi chirurgici urgenti e varie visite specialistiche rinviate alle calende greche, cosi mentre il medico si trincera nel suo ovattato studio, il paziente muore, ma non certo di Covid. Guai poi a chi osa parlando con numeri alla mano, dimostrando per esempio che la Svezia conta meno morti in proporzione al numero di abitanti rispetto all’Italia, Svezia che non aveva adottato il lockdown. Tristissima tragica realtà dove la burocrazia ma ancora prima i burocrati che l’attuano, non rischiano nulla rispetto a tanti malati oncologici e di altre patologie, non rischiano come determinati settori economici, come al mondo sportivo ed atletico, le palestre su tutte , strutture che diventano importanti ed indispensabili per la conduzione di una vita sana ed equilibrata, tutte queste passate nell’oblio. Non osiamo dire, ma qui l’affermiamo senza paura o timore, sfidando di essere smentiti, che il distanziamento sociale , aumentato da uno a due metri, non è fondato su alcuna base scientifica, come ha spiegato benissimo l’ex commissario della Fda il dott. Gottlieb le cui dichiarazioni sono andate contro una buona parte del lavoro di Fauci, attuale consigliere di Biden. Il Covid oltre ad essere un virus che a detta di moltissimi medici e scienziati sarebbe potuto essere facilmente dominabile , è assurto ad alto e raffinatissimo programma di ingegneria sociale, dove se non ragioni come il pensiero unico dominante allora sei un negazionista ed un irresponsabile. Al netto di queste false reazioni di chi non ha avuto da un anno a questa parte altri elementi da esporre se non la diffusione del panico e del terrore, il lockdown ha evidenziato una cosa , che di lockdown si muore e perdonate la tautologia.
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