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giovedì 4 marzo 2021

Crisi Alitalia,Draghi si imponga sull'Europa e salvi la compagnia


 


di Igor Colombo

Dopo esser stata spolpata e smembrata da gestioni scellerate come quella di Giancarlo Cimoli che con quel suo Piano industriale la portò praticamente al fallimento, i problemi della compagnia di bandiera Alitalia, sono tornati in tutta la loro vastità e drammaticità. Il governo Conte con il suo decreto “Cura Italia” ha finalmente provveduto a nazionalizzare l’azienda ora la stessa si trova dinanzi ad una crisi che apparentemente sembra irreversibile ma che con forza e determinazione potrebbe essere superata. Domani i rappresentanti del governo si incontreranno con la commissione europea per la concorrenza per discutere del futuro della società. Da prime indiscrezioni emergono notizie non certo rassicuranti che parlano di ridimensionamento della compagnia con conseguente taglio del personale e quindi casse integrazioni e licenziamenti in vista che in tale contesto, andrebbero ulteriormente ad aggravare una situazione giù di per se insostenibile per il nostro welfare. Allora ci si domanda cosa fare? Draghi ed i ministri Franco, Giovannini e Giorgetti, domani dovranno imporsi con la commissione europea per aggirare l’ostacolo più grande , ovvero deve ottenere il via libera dall’Europa per ricapitalizzare la compagnia aerea esattamente come hanno sempre fatto La Germania per Lufthansa e la Francia per Air France dando forza e respiro alle loro compagnie di bandiera. La situazione è molto delicata e L’Alitalia rischia un ridimensionamento storico che andrebbe a portarla ad essere una piccola compagnia aerea in uno Stato nazionale nel cuore del Mediterraneo e che poggia molto della sua economia sul turismo. Naturalmente ci sta da tenere conto anche degli interessi delle altre società aeree europee già citate per eliminare una concorrente come Alitalia e proprio in ragione di ciò , il nostro governo deve reagire e procedere. Non deve passare neppure l’idea che per risanare Alitalia bastino i soldi del famoso Recovery Fund, perché a detta di molti economisti ben qualificati e preparati, queste sarebbero briciole e non basterebbero, oltretutto ci sta da sottolineare che pare il governo Conte abbia, nei mesi precedenti, ricevuto precise istruzioni per non far emergere Alitalia. Ma oggi Conte non ci sta più, al suo posto ci sta un certo Mario Draghi che di salvataggi se ne intende e non dobbiamo certo stare qui a ricordare tutte quelle banche d’affari salvate con soldi pubblici , banche che non producevano assolutamente nulla se non debito per i popoli. Avere una compagnia di bandiera forte è di vitale importanza per una nazione come l’Italia , un Paese che vive anche di turismo con flussi che negli anni migliori hanno portato cospicue forme percentuali del Pil con tutto un indotto economico riversato sui nostri territori

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