Da cittadino bergamasco e da cittadino italiano sono lieto che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, abbia scelto la città di Bergamo, la città martire simbolo della pandemia, per la sua prima visita ufficiale da capo del governo e che abbiamo scelto di venire in un data suggestiva e drammatica quale quella del 18 marzo, nell’anniversario della tragica notte della lugubre fila di mezzi militari che portavano le bare da smaltire nei cimiteri delle altre città in grado di cremare le salme".
Lo afferma Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato ed esponente di primo piano della Lega che precisa: "un anno dopo Bergamo sta ripartendo ma ha bisogno di aiuti concreti e mirati per rilanciare la sua impresa, il turismo, l'aeroporto di Orio. "Sono certo, conclude Calderoli, che il governo Draghi saprà aiutare i nostri territori e il nostro mondo produttivo, con l’aiuto dei ministri delle Lega che ben conoscono le problematiche economiche del territorio bergamasco in questa fase di crisi".
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