“Le donne e il Sud sono il motore di sviluppo dell’Italia e su di essi bisogna puntare per rilanciare l’economia, il lavoro e la crescita della nostra Nazione”. E’ quanto ha affermato la Vice Responsabile Nazionale delle Politiche per il Mezzogiorno di FdI, Gabriella Peluso, intervenendo al confronto in diretta sulla sua pagina face book sul tema “Donne e Sud: il motore di sviluppo dell’Italia”, al quale hanno partecipato il presidente di Svimez, Adriano Giannola, la presidente della Fondazione Banco di Napoli, Rossella Paliotto, presidente della Federazione Medie e Piccole imprese, Antonella Terranova, la Vice capogruppo alla Camera dei Deputati di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro.
“Le donne pagano il prezzo più alto del mancato sviluppo del Sud e della pandemia in termini occupazionali. Nonostante le donne abbiano raggiunto livelli di istruzione e di competenze elevati, nel Mezzogiorno il lavoro femminile è fermo al 32% e ciò rappresenta una grave perdita di opportunità e di crescita per l’intera Nazione” – ha sottolineato la dirigente nazionale del partito guidato da Giorgia Meloni, che ha aggiunto: “rilanciamo la nostra battaglia politica per destinare almeno il 70% dei fondi per le infrastrutture del Recovery fund nel Sud, per adottare la fiscalità di vantaggio in tutto il territorio meridionale e renderlo attrattivo per nuovi investimenti, per far nascere nuove imprese e creare lavoro stabile e di qualità soprattutto per le donne e superare le attuali penalizzazioni lavorative e retributive”.
“Il premier Draghi dovrebbe adottare il ‘whatever it takes’ per rimettere in marcia la progressione del Paese a cominciare dal garantire pari diritti ai cittadini da Nord a Sud, così come previsto dalla nostra Costituzione, superando il criterio banale e dannoso per il Sud della spesa storica e favorendo lo sviluppo inclusivo dell’Italia” – ha detto Giannola – per il quale “il Sud è la soluzione della crisi del Nord e dell’Italia e bisogna mettere in campo un progetto di sistema che consenta di superare il divario tra Nord e Sud e che punti sul Mediterraneo e sui nuovi mercati che esso è in grado di aprire”. “Bisogna ripartire dal Mezzogiorno per rimettere in moto la crescita dell’Italia e porre le basi di quel salto culturale che è fondamentale, a partire dalle nuove generazioni, per modificare gli equilibri dei rapporti tra i due generi anche rispetto alla cura delle fragilità familiari che non devono essere esclusiva delle donne” – ha evidenziato Paliotto – ricordando che “la Fondazione Banco di Napoli è impegnata in prima linea per sostenere il settore sociale e a favore delle donne. L’augurio è che si superi il sistema delle quote rosa per giungere a quello selettivo meritocratico con il quale le donne sono destinate ad avanzare nella società ”. “Nel Sud è ancora molto difficile per le donne conciliare la loro realizzazione lavorativa e professionale ed anche la maternità e la famiglia e troppe donne sono costrette a rinunciare all’uno o all’altra – ha aggiunto Terranova - , nonostante ciò nel Sud l’imprenditoria femminile è molto vitale e dimostra il grande valore e al resilienza delle donne che andrebbe, però, sostenuta con politiche adeguate”. “Lo sviluppo del Sud è fondamentale per la crescita dell’Italia e la valorizzazione del lavoro delle donne costituisce una grande opportunità per la crescita economica, sociale e culturale dell’Italia” – ha concluso Ferro – per la quale “occorre puntare sul potenziamento delle infrastrutture nel Sud, con l’impiego del Recovery Fund e dei fondi strutturali europei, per dare slancio a questa parte dell’Italia e per creare opportunità di lavoro soprattutto delle donne meridionali che rappresentano un grande valore per l’Italia”.
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