Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo del collega Raffele Bruno, segretario nazionale del Movimento idea Sociale sulla attuale situazione politica e sul nascente nuovo governo guidato da Mario Draghi
Possiamo tranquillamente affermare che Monti al suo cospetto è un bravo ragazzo. Dopo il fallimento della politica politicante, a furia di veti incrociati, intrighi e spregiudicato cinismo; dopo il tentativo fallito di Fico di formare un governo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, aggrappandosi al Covid per impedire il ritorno alle urne, e auspicando la costituzione di un'esecutivo di "alto profilo", che possa avere un'ampio sostegno parlamentare, ha chiamato l'euroburocrate, tecnocrate, ex presidente della Banca Centrale Europea, ultraliberista, mercatista e uomo della turbofinanza parassitaria internazionale Mario Draghi per dare un governo all'Italia. Grandissimo sostenitore dell'Europa dei burocrati, dei mercanti, delle banche, e dell'alta finanza predatoria, la sua fissazione sono la salvaguardia dei parametri capestro dell'Unione europea, dei bilanci, del potere mostruoso dell'alta finanza internazionale e delle multinazionali criminali. Così Conte torna a fare l'avvocato e gli italiani sembrano inevitabilmente destinati a doversi sorbire la macelleria sociale di Draghi, il quale avrà mano libera per i grandi consensi parlamentari che certamente avrà , visto che i partiti potranno incolpare lui per la politica lacrime e sangue che infliggera' agli italiani. Il governo Monti fu votato da alcuni esponenti che successivamente diedero vita a Fratelli d'Italia e la Lega di Salvini, pur non votandolo, sostenne molte delle sue infamie.
Ora, comunque vada, con questo governo tecnico che certamente si farà , noi del Movimento Idea Sociale avremo uno spazio politico immenso, essendo l'unica vera forza di opposizione credibile, che è stata sempre distante e distinta da tutti i comitati d'affari, le cricche e le caste e di aver fatto sempre una politica di denuncia e di lotta dura al malgoverno e alle ingiustizie sociali.
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